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Ascensione, Gesù presente nella nostra vita per sempre!

A Montenero la celebrazione presieduta dal Vescovo

Parole chiave: ascensione (1), domenica (13), montenero (63)
Domenica di riapertura al Santuario

Solennità dell’Ascensione, i fedeli si ritrovano alla Santa Messa domenicale in chiesa dopo tre mesi di forzata assenza. Il Santuario di Montenero è organizzato alla perfezione. Misure antivirus molto curate dai padri vallombrosani. Prima di entrare in Basilica, su un piedistallo in legno, c’è un dispenser igienizzante per le mani. Sulle panche soltanto due credenti seduti ai lati opposti. Il servizio d’ordine è svolto dai volontari della Misericordia di Montenero e dall’Associazione nazionale Carabinieri Sezione Francesco Gentile.  Il popolo di Dio è preparato e segue le indicazioni date. Le mascherine non nascondono gli occhi attenti e felici dei presenti. L’Ascensione è la festa dell’umano. Tutto dipende da Cristo e tutte le cose sono fatte per l’uomo.

Monsignor Simone ricorda ai fedeli presenti e a quelli collegati con Telegranducato che l’Ascensione è la festa della divina umanità. Gesù ascende al cielo con il Suo corpo ed entra nella Trinità. La nostra umanità entra nella Santissima Trinità. Attraverso la carne di Cristo noi possiamo partecipare alla piena comunione con Dio. L’Ascensione al cielo ci fa comprendere anche quando compariremo davanti a Dio com’è possibile ritrovarci insieme e ricontrare le persone care con i propri occhi, con il proprio sorriso, con le caratteristiche dei nostri genitori. La nostra umanità entra nella comunione con Dio e ci permette questo incontro pieno.

Gesù ascende al cielo, ascende in Dio. Gesù dopo l’ascensione al cielo è sempre con gli Apostoli e sarà sempre con loro. Nell’Ascensione muta la presenza di Gesù in mezzo a noi. Gesù si incontra in mezzo a noi tramite il Suo Spirito.

La presenza di Gesù si manifesta e accompagna gli Apostoli che così compiono miracoli.  Per i Santi avviene la stessa cosa. Grazie alla presenza in loro di Dio sono capaci di compiere quello che Gesù ha fatto.

La presenza fisica di Dio oggi è nella Santissima Eucarestia. Una presenza corporale di Cristo in mezzo a noi. Non esiste un cristiano che non fa la Comunione tutte le Domeniche e che non si confessa almeno per Natale e per Pasqua. Un cristiano non può vivere senza Cristo. Per questo motivo abbiamo insistito per riaprire le Chiese. 

Per noi cristiani non esiste carità se non è nutrita dall’Eucarestia.

Subito dopo la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II file interminabili facevano ore ed ore di attesa per andare a vedere la salma. Non c’era un morto, c’era un Santo. L’abbiamo chiamato Magno. Giovanni Paolo II era talmente preso dalla presenza di Cristo che davanti ad un tabernacolo ci si perdeva. Questo accade quando un’anima è rapita da Cristo.

L’Ascensione è Gesù che vuole stare con noi tutti i giorni della vita. Ascendere al cielo significa entrare alla radice dove nasce tutto, cioè da Suo Padre. Gesù sta dentro la realtà, dentro le circostanze della nostra vita. Il Signore ci fa la sorpresa di venirci incontro ogni giorno dentro ogni cosa per aspettarci. 

Cristo con l’Ascensione non ci lascia soli anzi esplode la sua umanità e si manifesta a tutti noi. Gesù vuole stare in ognuno di noi, vuole fare la Comunione con ciascuno di noi: “Siano una cosa sola perché il mondo creda”.

le foto sono di Antonluca Moschetti

Domenica di riapertura al Santuario
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