Il miracolo di Bolsena
Le reliquie sono l'ostia, il corporale e i purificatoi
Si racconta che nel 1263, in una piccola chiesa di Bolsena, mentre si celebrava la Santa Messa, nel momento della consacrazione dell'ostia, Dio si rivelò con un potente e impressionante miracolo. L'ostia cominciò a sanguinare e così macchiò il vestito del prete. Ma il prete si impaurì moltissimo e tentò di nascondere l'ostia insanguinata.
Le reliquie che ancora oggi testimoniano l'evento miracoloso sono: l'ostia, il corporale e i purificatoi conservati nella Cappella del Corporale nella cattedrale di Orvieto; in particolare, l'ostia e il corporale, dal 1337, vennero custoditi in quel gioiello di oreficeria senese che è il reliquiario di Ugolino da Vieri; l'altare su cui avvenne il prodigio, bellissimo manufatto dell'VIII secolo, collocato fin dalla prima metà del XVI nel vestibolo della Basilica Ipogea di Santa Cristina in Bolsena; quattro lastre di marmo macchiate di sangue prodigioso venerate dal 1704 nella Cappella Nuova del Miracolo, edificata come degna dimora delle reliquie rimaste a Bolsena.
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