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Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli

I domenica di Quaresima

Parole chiave: commento al Vangelo (220)
C’è qualcosa di selvaggio in noi che deve essere tolto

Dal Vangelo di Marco 1,12-15
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Nel Vangelo di questa prima domenica di Quaresima, Marco, narrandoci l’episodio delle tentazioni di Gesù, afferma che il Signore “stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”. Quello delle bestie selvatiche è un particolare che solo Marco precisa nel suo Vangelo. C’è qualcosa di selvaggio in noi che deve essere tolto. La Quaresima è un tempo durante il quale stiamo con Gesù e la compagnia del Signore ci umanizza, toglie quel selvatico che è in noi. Nel greco antico peccato si dice hamartia che significa “fallire il bersaglio, il traguardo”.Il Signore, nell’atto di amore della creazione, ci ha resi simili a lui, a sua immagine e somiglianza. La nostra immagine di uomini e donne creati da Dio diviene selvatica quando noi non viviamo più secondo il suo amore. In questo senso falliamo il bersaglio, non siamo più umani. Il peccato è un inganno: cerchiamo la felicità dove non c’è (in tutto ciò che poi crea in noi dipendenza), inciampiamo nel nostro cammino per raggiungerla o, peggio ancora, confondiamo il nostro anelito di felicità con un amore diverso (come nel caso di un amore infedele). Però, dietro al peccato c’è sempre la ricerca di un bene – reale o apparente – che pensiamo ci possa fare felici. Non comprenderemo il peccato finché non sapremo individuare l’anelito di felicità insoddisfatto che lo genera. Nostro Signore ci ha avvertito: «Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza» (Mc 7, 21-22). Nella Quaresima, quella ricerca di bene e di piacere che giustamente è in noi, viene orientata al sommo bene e piacere che è solo Gesù.

C’è qualcosa di selvaggio in noi che deve essere tolto
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