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Si chiude la Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani

La celebrazione nella chiesa della Ss. Annunziata dei Greci

Parole chiave: settimana ecumenica (7)
Affinché cresca la comunione

Si è tenuta presso la Parrocchia della Ss. Annunziata, nel quartiere della Scopaia la celebrazione ecumenica di chiusura della Settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani, guidata dal Pastore Battista Emanuele Casalino.

Commentando il brano dagli Atti degli Apostoli, dove viene narrato il salvataggio di San Paolo con i suoi compagni presso l'isola di Malta, ha sottolineato come le Chiese maltesi hanno voluto porre all'attenzione di credenti e non, il tema dei migranti e di come la loro isola sia luogo degli attuali naufragi.

Nel racconto degli Atti, nel caos generale Paolo si erge come faro per gli altri. Non teme, ha avuto l'assicurazione da Dio che non lo lascia solo e sa che deve comparire davanti all'imperatore. Stando insieme agli altri, a nuoto raggiunge Malta e la Provvidenza di Dio fa sì che tutti abbiano la salvezza e la loro fede sarà rinvigorita dall'atteggiamento di Paolo. Ricevono un'accoglienza molto calorosa. da parte degli abitanti che li trattano con gentilezza e trovano ristoro e condizioni favorevoli per poter poi proseguire per Roma.

Oggi il tema dei migranti è quanto mai attuale. Migliaia di persone fuggono da guerra e da miserie. Molte famiglie sono obbligate a partire, a separarsi dai loro cari, sono espulsi dalla loro terra. Per molti la partenza è semplicemente sopravvivenza. Purtroppo assistiamo all’indifferenza di chi, di fronte all’attuale crisi migratoria, si volta a guardare dall’altra parte. Un’indifferenza che assume varie forme: l’indifferenza di coloro che vendono a persone disperate posti in imbarcazioni non sicure per la navigazione; l’indifferenza di persone che decidono di non inviare gommoni di salvataggio; l’indifferenza di coloro che respingono i barconi di migranti. Questo racconto ci interpella come cristiani che insieme affrontano la crisi relativa alle migrazioni: siamo collusi con le forze indifferenti oppure accogliamo con umanità, divenendo così testimoni dell’amorevole provvidenza di Dio verso ogni persona?”. In questi anni le Chiese cristiane non hanno smesso di sottolineare l la centralità del vero e proprio comandamento dell’accoglienza (“Ero straniero e mi avete ospitato”, Matteo 25, 35). L'augurio affinché la Settimana di preghiera del 2020 possa rafforzare in tutti i credenti e in tutte le chiese la determinazione a vivere l’accoglienza, e preghiamo che, praticando insieme la filantropìa e la filoxenìa, cresca anche la comunione fra di noi, alla gloria di Dio.

Al termine del culto, il parroco don Raffaello e il Direttore del Cedomei, Andrea Zargani,oltre a ricordare il dialogo e l'amicizia pluriennale tra la Parrocchia e la Chiesa Battista, hanno dato appuntamento al mese di marzo per un momento conviviale, segno di un cammino che procede nella gioia.

Affinché cresca la comunione
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