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Auguri suor Carmen!

La Congregazione delle Maestre Pie in festa

Parole chiave: suor carmen (1), maestre pie venerini (4)
25 anni di consacrazione a Dio

La Comunità Pastorale de “I Tre Arcangeli” ha avuto un momento particolare e gioioso nella Chiesa di San Martino a Salviano perché lì si è festeggiato il 25° Anniversario di consacrazione di Suor Carmen Agiurgioaie, il cognome è chiaramente rappresentativo della nazione di origine di Suor Carmen: la Romania. Suor Carmen appartiene alla Congregazione delle Maestre Pie della Santa Rosa Venerini e il loro asilo, di cui Suor Carmen è una delle maestre, è proprio collocato di fronte alla Chiesa di San Martino.

L'eucarestia è stata presieduta da don Raffaello Schiavone, che l'ha concelebrata con don Italo Caciagli e con l'aiuto dei diaconi Paolo Bencreati e Maurizio Carotti. Per l'occasione le Messe vespertine erano state sospese nelle altre due Chiese della Comunità Pastorale.

La cerimonia è iniziata con il canto: “Oggi è giorno di festa per i figli di Dio”, tutti i canti sono stati preparati e diretti con competenza e bravura da don Eustachio . Al rito erano naturalmente presenti tutte le consorelle delle Maestre Pie e tra queste anche la sorella carnale di Suor Carmen che, anche lei, ha scelto di appartenere alla sua stessa Congregazione.

Dopo la lettura di un brano tratto dal Vangelo di Matteo (18, 15-20) da parte del diacono Caroti, don Raffaello ha tenuto l'omelia rifacendosi ad uno dei temi centrali del brano, quello della “correzione fraterna”. Riguardo alla scelta di Suor Carmen ha aggiunto che una delle conseguenze battesimali  è quella di portare a compimento quello che era già racchiuso nello stesso battesimo, che cioè la nostra vita diventi “una vita di  ringraziamento” al Signore per il dono ricevuto, e con la consacrazione Suor Carmen ha voluto “stringersi ancor più con il Padre”. Una consacrazione   comunitaria sempre incentrata su tre elementi “la gratitudine, il sacrificio, la condivisione”. Già i Padri della Chiesa ci hanno insegnato -ha continuato- come la vita comunitaria significhi “sacrificare il proprio io per prendersi cura degli altri”, l'essenziale è sempre l'amore per il prossimo.

Don Raffaello ha anche ricordato che scegliere una vita insieme agli altri significa dare origine ad una “sinfonia”, infatti l'insieme delle voci che la compongono danno un “concerto”, quel concerto che dovrebbe essere l'essenza della Chiesa. Bisogna perciò evitare i tanti condizionamenti per legarci sempre di più al Signore e seguire i suoi insegnamenti.

Al termine don Raffaello ha ribadito la necessitò di “conservare la tradizione di questa comunità religiosa che ha vissuto la missione all'interno del nostro territorio”. Ha preso quindi la parola anche Suor Carmen che ha iniziato dicendo: “Ti benedico Padre Santo, per le ore tristi e liete che mi hai dato”, ma dopo poche altre frasi, le sue parole si sono spezzate per la commozione e un applauso corale si è levato da tutti i numerosi presenti.

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25 anni di consacrazione a Dio
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