A proposito di
Ricordati
Gli incontri spirituali guidati da don Piergiorgio Paolini

Con sabato 10 maggio si è concluso con otto incontri (in realtà sette perché uno è saltato causa allerta meteo) il percorso spirituale che anche quest’anno don Pier Giorgio Paolini ha voluto offrirci Tema: RICORDATI.
Cito testualmente: “La memoria è fondamentale nell’esperienza umana, sia personale che collettiva; senza memoria non esiste identità. La Bibbia non si sottrae a questa regola: essa è memoria attraverso la quale il popolo di Dio, Israele prima e la Chiesa dopo, conosce il suo Dio e quindi se stesso.
Nell’ A.T il popolo di Israele è continuamente sollecitato a ricordare ciò che il Signore ha fatto per lui: “ ri-cordati di tutto il cammino che il Signore ti ha fatto fare….”; anche quando il popolo sarà entrato nella terra promessa: “…ricordati…” perché c’è sempre il rischio di dimenticare che è il Signore che dona.
Il popolo però dimentica presto; davanti alla smemoratezza di Israele resta la memoria salda e fedele di Dio: “ non ti ricordasti…. ma io mi ricorderò”.
La memoria diventa nei salmi motivo di preghiera; è la memoria indelebile di Jahwe: “ Egli si è ricordato del suo amore…”; è la memoria di Israele che di volta in volta diventa lode oppure supplica oppure insegnamento per le generazioni future.
Nel N.T. la memoria ha come centro Gesù perché custodisce tutto ciò che lo riguarda. “Fate questo in memoria di me”; la vita, le parole, la morte e risurrezione di Gesù, custodite e trasmesse dalla Chiesa come memoriale, diventano apportatrici di salvezza per tutte le generazioni.
Come si inserisce questo discorso nella nostra esperienza personale? Siamo chiamati a non essere smemorati ma ad approfondire la memoria, soprattutto a saper individuare gli interventi di Dio nella nostra vita e saperli leggere. Da questo scaturirà la lode e il rendimento di grazie accanto alla consapevolezza della nostra miseria; scaturirà la supplica perché Dio abbia misericordia della nostra inadeguatezza; scaturirà una promessa di fedeltà per il futuro. In questo cammino non siamo soli; Gesù non ci ha lasciati orfani, ha pregato il Padre perché mandasse un altro Consolatore, lo Spirito Santo affinché insegnasse ogni cosa, ricordasse ciò che il Signore ha detto, realizzasse la comunione di amore di noi con lui e tra di noi.
Lo Spirito Santo diventa così memoria viva sia a livello personale che ecclesiale capace di illuminare e orientare il cammino.