cinema
Superman
Il film di James Gunn

Antartide, Fortezza della Solitudine, Superman è ferito dopo uno scontro e il cane Krypto accorre in suo aiuto. Il supereroe è tallonato da creature metaumane dalla potenza amplificata, progettate dallo scaltro magnate Lex Luthor, che pur di mettere fuori gioco il supereroe è disposto a compromettere la sicurezza del pianeta. Luthor ha avviato infatti una spregiudicata sperimentazione sullo spazio dimensionale, aprendo una sacca temporale che rischia di inghiottire la città di Metropoli. Ritrovate le forze, Superman veste i panni di Clark Kent e fa ritorno nella redazione del quotidiano “Daily Planet” dove ritrova la collega Lois Lane, con cui ha una relazione. Nel frattempo, divampa la crisi internazionale tra i Paesi di Boravia e Jarhanpur, crisi manipolata da Luthor. Superman cerca di governare l’escalation del conflitto, con il supporto di Lois Lane, del supereroe Mister Terrific e del fidato Krypto, anche se è scosso da una rivelazione sui suoi genitori naturali…
Valutazione Pastorale
Superman è considerato il primo supereroe, nato come fumetto nel 1933 e divenuto figura di riferimento nell’universo DC Comics insieme a Batman e Wonder Woman. Al cinema si è imposto nella New Hollywood, con tetralogia dal 1978 al 1987 con il volto indimenticabile di Christopher Reeve e il tema musicale di John Williams. Nel nuovo millennio il testimone è passato a Henry Cavill (dal 2013, a partire da “L’uomo d’acciaio”). Ora sotto la direzione creativa dei DC Studios di James Gunn, “Superman” è il titolo che ne rilancia il mito sullo schermo. Tre giovani star nei ruoli principali: David Corenswet (“Twisters”) è Superman e Clark Kent, Rachel Brosnahan (“The Marvelous Mrs. Maisel”) Lois Lane e Nicholas Hoult (“Giurato numero 2”) Lex Luthor.
La storia. Antartide, Fortezza della Solitudine, Superman è ferito dopo uno scontro e il cane Krypto accorre in suo aiuto. Il supereroe è tallonato da creature metaumane dalla potenza amplificata, progettate dallo scaltro magnate Lex Luthor, che pur di mettere fuori gioco il supereroe è disposto a compromettere la sicurezza del pianeta. Luthor ha avviato infatti una spregiudicata sperimentazione sullo spazio dimensionale, aprendo una sacca temporale che rischia di inghiottire la città di Metropoli. Ritrovate le forze, Superman veste i panni di Clark Kent e fa ritorno nella redazione del quotidiano “Daily Planet” dove ritrova la collega Lois Lane, con cui ha una relazione. Nel frattempo, divampa la crisi internazionale tra i Paesi di Boravia e Jarhanpur, crisi manipolata da Luthor. Superman cerca di governare l’escalation del conflitto, con il supporto di Lois Lane, del supereroe Mister Terrific e del fidato Krypto, anche se è scosso da una rivelazione sui suoi genitori naturali…
“La sua bontà è stata una grande ispirazione”. Così James Gunn, che sottolinea: “È quel lato della sua personalità che è diventato il fondamento del Superman di questo film. Nel nostro film l’ho reso meno potente. Non fa tornare indietro il mondo nel tempo. Non prende a pugni i pianeti. È molto forte, può sollevare un grattacielo, ma non è completamente invulnerabile. All’inizio del film vediamo un Superman che sanguina. Quando ho immaginato che potesse succedere, ho pensato: Come siamo arrivati a questo punto?”.
Il regista-produttore statunitense, forte del successo in casa Marvel del ciclo “Guardiani della Galassia” (2014-23), ha voluto scommettere su Superman per tracciare un nuovo corso nei DC Studios (di cui è presidente e direttore creativo dal 2022). Il primo supereroe da fumetto, forse un po’ messo da parte negli ultimi anni a favore delle diffuse rivisitazioni di Batman, non sembra perdere smalto e fascino. Dunque nuovo volto e storytelling, per Superman. Missione compiuta? In parte.
I punti di forza del racconto sono i rimandi metaforici al nostro presente, le suggestioni che mettono a tema i conflitti internazionali e le sfide quotidiane delle persone. A livello internazionale, il colossal richiamare la guerra divampata a Est dell’Europa, ma a tutte le aggressioni belliche, ai civili coinvolti. Accanto a questo macrotema, trova spazio una conflittualità interiore del supereroe ancora più interessante: Superman scopre che i veri genitori – il padre Jor-El è interpretato da Bradley Cooper – non lo hanno mandato sulla Terra per esserne custode. Il supereroe viene assalito così da dubbi su di sé e sulla propria identità; a rassicurarlo è il padre adottivo Jonathan (Pruitt Taylor Vince), che gli ricorda che a determinare chi si è sono le scelte compiute. Rischiara nell’orizzonte interiore di Superman che scegliere il bene e fare del bene significa prendere una posizione. E proprio la famiglia adottiva di Superman, i Kent, rappresentano l’ancoraggio del supereroe alla vita umana, di cui se ne ricorda il grande valore al di là dei limiti e delle imperfezioni.
Tuttavia, il film resta un giocattolone infarcito di scene action ed effetti speciali, che servono sì a connotare il racconto fantastico sul tracciato dei supereroi, ma c’è un problema di misura: più che un uso c’è un abuso di spettacolarizzazione che invece di conquistare innesca confusione e noia diffusa, minando la compattezza e anche la cornice realistica del racconto. Un problema che Gunn si porta dall’esperienza in casa Marvel. Il cast – in testa David Corenswet, Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Skyler Gisondo e Nathan Fillion – funziona e caratterizza bene i personaggi. Da segnalare le musiche di David Fleming e John Murphy, che omaggiano lo storico tema di John William trovando poi una loro originale strada compositiva. Nel complesso “Superman” è un film che funziona nella logica dell’evasione e dell’intrattenimento, un po’ caotico e fracassone nella forma, ma salvato da intuizioni tematiche interessanti sulla difesa della cultura della pace e del valore della vita umana. Consigliabile, semplice, per dibattiti.