Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo: verso l’anno pastorale 2025/26

La missione di quest'anno: un consiglio ecumenico delle Chiese

In un momento storico così delicato e marcato dalla quotidianità di guerre e conflitti, l’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, vede opportuno farsi portavoce verso le altre confessioni cristiane (Ortodossi e Protestanti) della necessità e della bellezza di mantenere e potenziare relazioni fraterne e di prossimità sincere e coese. In parallelo lo stesso impegno sarà nei confronti della Comunità Ebraica.

Sarà compito dell’Ufficio proporre la Costituzione di un Consiglio Ecumenico delle Chiese in cui ciascuna Chiesa possa esprimere progettualità multipla e differenziata che abbia però riscontro nell’ordinarietà dei rapporti ecumenici e/o interreligiosi.
Il Consiglio/Tavolo per l’ecumenismo agito è dunque la proposta di un laboratorio ecumenico permanente su temi, stili e tradizioni a partire dalla Parola che unisce (attraverso ascolto/lectio/esegesi).
Il percorso da avviare scaturirà da decisioni comuni e sempre in forma interlocutoria, senza niente di precostituito che non sia una conoscenza personale/di gruppo aperta alla convivialità oltre gli appuntamenti canonici in calendario. Gli spazi di questi incontri dialogici e laboratoriali potrebbero
essere itineranti, in modo da sentirsi massimamente coinvolti e mettere tutti a proprio agio.
Nella proposta culturale, amicale e pastorale (formativa) l’Ufficio intravede il proprio cammino di avvicinamento all’unità (facendo riferimento- ad intra- al documento Ut Unum Sint di Giovanni Paolo II, al Magistero di Papa Benedetto XVI, Papa Francesco e Leone XIV; ad extra alle varie Tradizioni cristiane).
Sfondo integratore è anche la storia della città, il cui motto è stato ed è DIVERSIS GENTIBUS UNA che in qualche modo si interfaccia col motto di Papa Leone XIV IN ILLO UNO UNUM.

L’Ufficio intende inoltre dare avvio ad un fecondo respiro ecumenico che investa le comunità ecclesiali, il clero ordinato, i giovani studenti o associati che saranno via stimolati a partecipare agli incontri decisi in comunione.
Per l’Anno Pastorale 2025-2026 se ne ipotizzano 3 (presidiando l’area della preghiera, dell’approfondimento anche culturale-della convivialità) da effettuarsi nel corso dell’anno, in momenti significativi.
Un aspetto che poi potrebbe maggiormente unire è la Memoria dei Testimoni che anche fino all’estremo hanno servito la Verità e la Giustizia a motivo della fede (don Roberto Angeli e l’esperienza concentrazionaria di Dachau dove erano stati raggruppati sacerdoti e ministri ortodossi e protestanti,
potrebbe essere un punto di partenza).