Tagle: troppo denaro per le armi, solo nel sangue di Gesù possibile una nuova alleanza

Presiedendo la Messa nella Basilica di San Pietro davanti ai partecipanti al Giubileo delle famiglie religiose e dei movimenti laicali del Preziosissimo Sangue

“C’è abbastanza denaro per le armi, ma non abbastanza per il cibo, l’alloggio, le medicine e l’istruzione. La discriminazione, la disuguaglianza e la manipolazione degli esseri umani sono contro l’alleanza nel sangue di Gesù”. Un monito forte, quello lanciato stamane, martedì 1 luglio, dal cardinale Luis Antonio G. Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, nell’omelia della celebrazione eucaristica presieduta nella Basilica vaticana davanti ai partecipanti al Giubileo delle famiglie religiose e dei movimenti laicali del Preziosissimo Sangue. 

Iniziato ieri e in conclusione oggi, l’evento dell’Anno Santo coinvolge i devoti del Preziosissimo Sangue di Gesù provenienti da tutto il mondo, riunitisi nella significativa concomitanza con la solennità della devozione a cui diede impulso nel XIX secolo san Gaspare del Bufalo.  A lungo Tagle si è soffermato sul concetto di alleanza, “non presa sul serio” in un mondo in cui le divisioni “raggiungono proporzioni distruttive, disumanizzanti e violente”.  Dunque il porporato ha focalizzato la sua riflessione sulla prima lettura dall’Esodo, che ricorda come l’alleanza tra Dio e Israele sia “essenzialmente una relazione personale composta da livelli diversi ma collegati”. Ed ecco che nel sangue di Gesù si compie “una nuova e perfetta alleanza”: Dio assicura che “non ci abbandonerà mai” e l’essere umano gli giura piena fedeltà “in nome dell’umanità e della creazione”

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