Salire scendendo: esercizi spirituali tra le vette di Canale d’Agordo

La settimana guidata dal Vescovo e da don Barbieri

Un’esperienza intensa, luminosa, unica: così si potrebbero definire i giorni vissuti a Canale d’Agordo, nella Casa Santa Giulia, per gli esercizi spirituali in quota guidati dal vescovo monsignor Simone Giusti e da don Simone Barbieri.

Incastonati tra le meravigliose Dolomiti bellunesi, i partecipanti: seminaristi, amici della Diocesi, del gruppo Serra club, della Fondazione Caritas, le suore Piccole Figlie di S. Giovanni Gualberto e le consorelle dal Messico, si sono immersi in un tempo prezioso fatto di preghiera, silenzio, cammino e confronto, in cui i paesaggi maestosi diventano specchio e metafora della ricerca interiore.
Il filo conduttore degli esercizi è stato il testo “Salire scendendo”, curato, letto e commentato da monsignor Giusti: una meditazione profonda sulle Beatitudini, lette non come massime etiche astratte, ma come sentieri concreti di felicità. In un mondo in cui la felicità è spesso ridotta al possesso e alla visibilità, le parole di Gesù rovesciano la logica dominante: beati i poveri, gli afflitti, i miti, i misericordiosi… Una provocazione e insieme una chiamata: che tipo di felicità cerchiamo davvero?
Le passeggiate nel verde, le soste contemplative, le riflessioni comuni e i momenti conviviali hanno creato un clima di fraternità profonda, in cui le risate si sono intrecciate al silenzio e il contatto con la natura ha rafforzato il desiderio di autenticità. Le vette incontrate in questi giorni quelle delle Dolomiti, ma anche quelle dei Vangeli e dei santi hanno fatto da sfondo a un cammino condiviso, in cui ciascuno ha potuto riscoprire, con stupore e gratitudine, il passo del cuore.
Un’esperienza che resta nel profondo: non come una parentesi isolata, ma come una sorgente da cui attingere nel quotidiano, dove imparare a “salire” nella fede, nella speranza, nell’amore proprio scendendo, cioè lasciandosi guidare dall’umiltà, dall’ascolto, dalla fiducia.