«Ai piccoli diciamo che la luce dell’anima non si spegnerà mai»
La psicologa Ines Testoni dirige un master universitario su fine vita e lutto spiegato all’infanzia

Non toccare l’argomento, non varcare la soglia di un cimitero, evitare di nominare qualche persona che è morta, perché i bambini non possono essere esposti a questo tema. Perché la precarietà umana, la finitezza, sono realtà che i più piccoli non devono incrociare, per non angustiarsi ed essere traumatizzati. Non è così, invece. E la paura della morte, l’incapacità di porsi di fronte al dato di fatto che tutti gli esseri viventi hanno una fine, è propria degli adulti. Anche perché occorre dare un senso al proprio vivere per evitare di negare la morte.
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