Pensiamoci su
Osare la speranza
Linea di pensiero

Sperarare, solo sperare. Osare la speranza in questi tempi difficili, intrisi di guerra. Sperare è molto più complesso perfino di credere. Perché ognuno crede in qualcosa, in qualcuno. Ma sperare è una fatica enorme, specialmente di fronte a popoli costretti a lasciare le loro terre. Sperare è avere fiducia. È saper andare oltre il presente e poter dire “so che verranno tempi di giustizia!”. Verrà il tempo per gli afflitti, perseguitati, non amati! Verrà, dopo queste sofferenze insopprtabili e inaudite, e porterà giustizia. Almeno la giustizia umana argini questo inferno! Fanno tremare e piangere il cuore le immagini di famiglie, vecchi e bambini che devono forzatamente abbandonare il territorio di Gaza dove vivevano. Lasciare tutto e sapere che quel luogo non sarà più vivibile per loro è sicuramente una ferita straziante. Ormai le loro case rase al suolo. Senza più una radice, nomadi e Incolonnati, in cammino, solo con un po’ di oggetti, nella speranza di trovare uno spazio di ospitalità dove accamparsi. Ridotti alla fame. E perfino morti per fame! Dovrebbe elevarsi il grido di dolore dell’umanità tutta! Per fermare le guerre! Sono nobili le tante prese di posizione pacifiche che provono a offrire segni di speranza. “Spes contra spem”: la speranza contro ogni speranza! Ma sono ancora troppo poche. Sono invece tanti, tantissimi: “gli occhi che non vedono, le orecchie che non sentono”.