Pensiamoci su
Linea… di pensiero. Saper attendere
Una riflessione sul tempo che viviamo

Insegnare a saper attendere è una lezione importante. Nell’era della velocità e del “tutto e subito” l’attesa sembra qualcosa di anacronistico. È straordinario leggere un libro ai bambini e farlo durare a lungo, procedendo “un po’ alla volta”, stimolando la riflessione, l’immaginazione di quello che accadrà dopo. Leggere con lentezza, senza fretta, per donare loro l’attesa della curiosità delle pagine ancora da scoprire. Per stimolare così l’interesse a raggiungere il finale, come fosse sempre un nuovo inizio. Un amore che sa attendere sarà un amore paziente, non geloso ma generoso. Sarà capace di non annoiarsi mai perché l’attesa conduce a pensare, a immaginare, a ideare, a creare, a fare progetti. L’attesa è capace di aprire orizzonti, di aprire confini, di aprire giardini, di aprire porte, di aprire perfino i cuori. Saper attendere per cogliere e scoprire segni e simboli e poi trovare il momento giusto, il tempo appropriato, la condizione favorevole che ci porta ad agire. E anche a trovare le persone a noi complementari per camminare insieme.
Attendere è saper frenare l’impulsività e comprendere la fatica e lo splendore dell’approfondire, lo scavare, l’andare al nocciolo delle cose. L’ attesa permette di dominare la nostra euforia di fare, di lavorare, di correre, per aiutarci a sostare “con noi stessi” e andare oltre, alla ricerca della nostra spiritualità, della nostra bellezza interiore. Quanto bisogno di attendere per comprenderci, per leggere quanto si muove nella nostra anima, nel nostro misterioso e stupendo io interiore! L’attesa mette alla prova la nostra capacità di perseveranza, di calma, di pazienza, di pace. Ma soprattutto manifesta il nostro desiderio di bene per l’altro nel rispettare i suoi tempi e i suoi spazi