Linea… di pensiero. Il senso della festa

Una riflessione sul tempo che viviamo

Sono importanti le Feste di calendario. Esse simboleggiano sempre qualcosa di significativo. Servono come momento di stacco dalla quotidianità  ed anche come momento di riposo, di loisir. Ogni Festa dovrebbe portare a riflettere sul perché  proprio quel giorno è diverso dagli altri, perché è bene fare festa, perché fa bene farla insieme agli altri. Perché la festa impone relazione, compartecipazione, stare in gruppo, fare comunità. Una festa ha bisogno di presenze, di folle che si riversano nelle piazze, che si radunano in luoghi aperti o chiusi e li riempiono.  È bello festeggiare il patrono o la patrona della propria città! Livorno il prossimo 22 maggio con Santa Giulia! La città che si affida ad una persona (non a cose!) e chiede ben-essere, invoca pace e giustizia, auspica miglioramenti per non lasciare alcuno indietro, per offrire solidarietà, amicizia, sostegno. Le città hanno bisogno di momenti alti di riflessione, di meditazione, di preghiera. La festa è luccichio, fuochi di artificio, giostre, musiche e balli, tavole imbandite, divertimento.

Ma alla festa non deve mai mancare il momento della “preghiera”. Perché tutti hanno bisogno di pregare. Pregare non è solo un fatto religioso. Un padre “prega” per la figlia. Una madre “prega” per il figlio. Per chiedere che possa crescere bene, che possa essere un buon figlio, che possa trovare la sua strada, il suo percorso di vita piena! Pregare è chiedere. E tutti noi abbiamo bisogno di chiedere perché da soli non possiamo trovare la nostra piena realizzazione. Senza l’altro siamo incompleti, insufficienti. Ed ecco che io chiedo consigli, chiedo pane, chiedo lavoro, chiedo affetti, chiedo accoglienza, chiedo amore! Chiediamo a Giulia di essere persone capaci di donare sorrisi, di porgere mani, di vedere con tenerezza, di ascoltare con attenzione.

Chiediamo a Giulia la costanza dell’impegno nell’operare per il bene con generosità. Chiediamo a Giulia di illuminare le nostre menti, di dare linfa alle nostre anime, di riempire di “colore e di vento” i nostri cuori.