Pensiamoci su
Linea… di pensiero. Buona Pasqua!
Una riflessione sul tempo che viviamo

Questi giorni della settimana Santa ci stimolano a riflettere sul nostro vivere. Tre verbi la caratterizzano: servire, perdere, risorgere. La vita è un servire, un prodigarsi, un chinarsi sull’altro fino a baciare perfino i suoi piedi. Come a significare che il contatto, la relazione, il bacio, l’abbraccio, sono alimenti di bene per dare fiducia e vigore all’altro. Per farlo sentire importante e unico. Gesti necessari per intraprendere un cammino, di vita piena e feconda, nella gioia del bene ricevuto. Bene che si desidera che sia donato ad altri. In un continuo scambio di dare e ricevere, di ricevere e dare. Perché il bene, l’amore non è un qualcosa che si dà una volta per sempre. Ma è necessario irradiarlo sempre, in ogni momento del vivere. È come il pane che è sempre per tutti! “Venite a me e mangiate di questo pane”. La vita, nonostante il bene, è anche intrisa di male, di cattiveria, di egoismi, di sopraffazioni, di morte, di perdita, di croci che fanno sprofondarla nella desolazione, nell’angoscia, nel pungente dolore. Quanti innocenti crocifissi per violenze e guerre e quanti pianti intrisi di sofferenze che non trovano pace!
E allora ti chiedi che senso ha una vita che poi termina, che finisce il suo peregrinare terreno, che si perde, che muore? Il bisogno di “paradiso” diventa un appiglio, un ancoraggio che sprona alla riflessione. Ed arriva la Pasqua. Il passaggio dalla morte alla vita. Morire e risorgere a nuova vita! Ecco la speranza cristiana: la sofferenza della morte di Gesù crocifisso rigenerata dalla gioia della resurrezione. “Chi crede in me avrà la vita eterna!” Non è per niente facile credere. Beati quanti nel silenzio del loro cuore provano a dare ragione e speranza che “un dopo non è escluso, è faticoso da immaginare, ma è possibile!”
Gioiosa Pasqua!