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Le sorprese non finiscono mai!
L'impressione a caldo di mons. Giusti dopo l'elezione del nuovo Pontefice

“Quello di cui il mondo ha bisogno”
È una sorpresa che sia un americano, è una sorpresa che si chiami Leone XIV. Il nuovo Papa per chi segue i social, non era affatto sconosciuto, era uno dei nomi emergenti dalle riunioni dei cardinali prima del conclave. Famiglia cristiana lo aveva inserito fra i quattro papabili.
È un uomo che fin dal primo saluto si radica fortemente in Cristo: più volte ha gridato, Cristo è risorto e ha fatto capire come la pace, di cui il mondo ha bisogno, può nascere solo da un aprire le porte a Cristo.
È un missionario, è una agostiniano, è un monaco; sembrerebbero profili quasi inconciliabili e invece nella sua persona sono un’unica realtà. Questa sarà la sua missione: saldezza nella fede e nella preghiera, cuore aperto al mondo e pellegrino per le sue strade. Promotore di giustizia e di pace.
È stato, lo si ricordi bene, l’artefice dell’accordo con la chiesa tedesca, la quale due anni fa è stata sul punto di divenire scismatica. Ho avuto modo di conoscerlo in quanto Prefetto della Congregazione dei vescovi, è un uomo che sa ascoltare e fare sintesi. Non si impone. Ha promesso di continuare sulla strada sinodale inaugurata da Papa Francesco e credo proprio che il nuovo Papa sarà continuità e novità, quello che la Chiesa e il mondo si attendono.