solidarietà
La situazione in Libano sempre drammatica
Padre Damiano Puccini ci scrive raccontandoci la loro opera di bene

Dall’ottobre 2024, il conflitto ha ucciso più di 4.000 persone in Libano, tra cui 290 bambini, e ha provocato 1,2 milioni di sfollati. Già prima dell’inizio del conflitto più della metà dei 5,5 milioni di abitanti dipendeva dagli aiuti umanitari per i bisogni primari.
La popolazione si trova costretta ad affrontare un’inflazione galoppante, ad oggi circa 100.000 persone sono a tutt’oggi sfollate. Oltre 8.500 persone provenienti dalla Siria in questi giorni hanno valicato il confine nord ed est del Libano: 1.791 famiglie, tra cui 63 libanesi residenti in Siria.
Il Libano cerca di affrontare la ricostruzione dopo 15 mesi di escalation del conflitto con Israele. Gli scontri hanno gravemente danneggiato la produzione agricola, interrotto le catene di approvvigionamento e causato l’aumento dei prezzi alle stelle. Quasi un terzo dei bambini in Libano iniziano il nuovo anno combattendo contro livelli critici di fame.
Oggi in Libano 1 bambino su 4 sotto i cinque anni vive in grave povertà alimentare: le famiglie si trovano ad affrontare alti tassi di malnutrizione e ricorrono a strategie estreme, tra cui lavoro minorile, attività illegali o contrarre debiti eccessivamente onerosi. Sono le comunità di rifugiati palestinesi e siriani in Libanoad essere particolarmente colpite. Si stima che circa 526.000 bambini in Libano entro marzo si troveranno a livelli di “fame estrema”.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio per i test sanitari e il riferimento per AIDS, droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola. Tutto sempre per bisognosi di ogni appartenenza e provenienza.
La madre di una famiglia di rifugiati, che riceve i pasti dalla nostra cucina, è venuta a raccontarci che a volte le porzioni che arrivano a casa non erano sempre le stesse, soprattutto quando vanno a prenderle i suoi figli di 11 e 12 anni.
Dopo aver indagato, abbiamo scoperto che quando i suoi ragazzi vengono a ritirare il cibo, si fermano poi a casa di una donna di 79 anni per vedere se ha qualcosa da mangiare. Quando si rendono conto che la signora si trova in difficoltà, le lasciano una grossa porzione del loro pasto. I ragazzi non parlano con nessuno di questo gesto.
I nostri volontari di Oui Pour la Vie hanno iniziato allora consegnare un pasto particolare per questa signora anziana e i 2 ragazzi allora non hanno più condiviso le porzioni del loro pasto.
A volte Dio può guidarci a compiere grandi cose attraverso semplici bambini.
È sempre molto toccante in Quaresima, vedere le persone, molti giovani, che rimangono fedeli alla tradizione orientale di non mangiare carne per tutti i quaranta giorni, di digiunare ogni giorno da mezzanotte a mezzogiorno (sabato e domenica esclusi) e di rinunciare per diversi giorni anche a dolci, latticini, alcolici. Molti poveri, che vengono a ritirare il cibo alla nostra cucina, si accertano che sia rispettata la loro tradizione in materia di alimenti.
Quest’anno Quaresima e Ramadan sono vissuti nel medesimo periodo e i nostri volontari, cristiani e musulmani insieme, si sono impegnati con le loro rinunce personali ad acquistare confezioni di pane e a distribuirle ai bisognosi il sabato mattina.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.com Per inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie. P. Damiano Puccini.
