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La Costituzione: scontro o attuazione?
Nel Salone Badaloni di Villa Fabbricotti, l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti ha indetto un incontro sul tema: “La Costituzione: scontro o attuazione dei principi della Carta?”. Ne è stato relatore il Prof. Tommaso Greco, Ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Pisa.
Renzo Bacci, Presidente provinciale dell’ANPPIA, nel presentare l’argomento ha ricordato che con l’introduzione di nuove Leggi, molto spesso si va ad incidere sull’impianto costituzionale e quindi bisogna vigilare affinché non ledano quei diritti di solidarietà e di inclusione che ne sono alla base.
Il Prof. Greco ha iniziato dicendo che bisogna stare attenti a quelle situazioni negative per le quali ci stiamo abituando, ad esempio la “normalità” della guerra. Un avvenimento, non lontano da noi, che può diventare possibile anche per la nostra vita. Si parla perciò, senza darne eccessiva importanza, dell’aumento degli armamenti e della reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Sono tanti piccoli passettini verso la guerra e ci stiamo abituando ad una idea di libertà e di uguaglianza diversi da quelli che vengono predicati dalla nostra Costituzione.
Esiste dunque un confronto tra “spirito del tempo” e “spirito della Costituzione”. Già il Montesquieu diceva che se vogliamo capire le leggi dobbiamo “capirne lo spirito”, dunque capire lo spirito che fu dei nostri Costituenti, che è consistito nello sforzo di leggere i “valori” del Paese che erano e sono quelli della solidarietà e della inclusività. Quelli cioè di tenere insieme, in un dialogo costruttivo, sensibilità diverse che devono trovare un punto di incontro che si inverano nei diritti sociali. Diritti sociali che si realizzano, ad esempio, nella sanità per tutti e nella istruzione per tutti e che sono alla base della nostra libertà repubblicana.
La libertà oggi viene molto spesso intesa in modo individualistico come “mancanza di regole”, la libertà come “non impedimento”. E’ questo un tipo di libertà che non può valere in tutti gli ambiti perché ci può essere sempre la prevalenza del più forte o del più bravo. Tutto questo però può creare diversi problemi, prima di tutto far venire a meno i vincoli di fraternità tra le persone. Ad esempio il tema regionale della “autonomia differenziata” dimostra che la libertà “non è uguale per tutti”. Infatti si devono considerare “le disparità” riguardo le strutture territoriali esistenti: ferrovie, porti, aeroporti, quindi non differenziazioni ma ricerca di parità tra i territori.
La nostra Costituzione predica una libertà che non è assenza di leggi, ma siamo liberi e tutelati “grazie alle Leggi che permettono a tutti di esprimersi”. L’uguaglianza è dunque un tema forte della Costituzione che si propone appunto una uguaglianza sostanziale con la rimozione degli ostacoli che sono un muro per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Se si vogliono trattare in modo uguale le persone si devono affrontare i problemi reali, e non come oggi si tenterebbe di fare con il diritto penale e con l’inasprimento delle sanzioni, si deve invece cercare la riabilitazione delle persone, aumentarne la coscienza civile, cercare sempre si fare qualcosa a “favore dell’altro” al di fuori di ogni convenienza.
Sul tema del consenso politico il Prof. Greco ha ricordato le parole del Prof. Norberto Bobbio, “è possibile il consenso dove è possibile il dissenso” e oggi si assiste molto spesso alla criminalizzazione del dissenso. Il relatore ha poi terminato la conferenza rispondendo alle molte domande dei presenti.