Parrocchie
Il pellegrinaggio è finito, ma la Missione inizia ora
La Parrocchia di San Ferdinando al Giubileo delle Diocesi Toscane

di Monica Cuzzocrea
La parrocchia di san Ferdinando ha risposto all’invito del vescovo Simone Giusti di partecipare al Giubileo delle Diocesi Toscane del’11 ottobre. Era un gruppo di 50 pellegrini con il Parroco fra’ Emil Kolaczyc, fra’ Michele Siggillino e padre Vasile Orghici parroco della Chiesa Greco-Cattolica Romena della Purificazione. I pellegrini, hanno avuto la possibilità di celebrarlo anticipando di un giorno l’appuntamento col Papa e hanno così varcato le Porte Sante di San Giovanni in Laterano, della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e della Basilica Regina Apostolorum. In questo percorso la scelta non è stata casuale perché San Giovanni non è una semplice chiesa, ma è la “Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo”. È la vera e propria Cattedrale del Vescovo di Roma, il Papa, e la prima in ordine di importanza tra le quattro Basiliche Papali. La sua rilevanza storica e spirituale è sottolineata anche dalle preziose reliquie che custodisce: le teste di San Pietro e San Paolo, conservate nel ciborio, e un frammento della tavola del Cenacolo, a testimonianza dell’istituzione dell’Eucaristia. La visita a San Giovanni in Laterano, dunque, è stato un omaggio al cuore pulsante della cristianità. Questa centralità ci ha poi guidato, in un ideale percorso sulle orme della Fede, verso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme che pur non avendo la supremazia ecclesiastica del Laterano, ne è strettamente legata per la sua funzione di custode della Memoria della Passione. Fu infatti per opera di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino – il primo a donare il Laterano alla Chiesa – che le Reliquie della Santa Croce (ritrovate a Gerusalemme) furono traslate a Roma e qui conservate, rendendo la Basilica un autentico “frammento di Gerusalemme” nella Città Eterna e ha offerto ai pellegrini il contatto diretto con i segni materiali del Sacrificio di Cristo.
Dopo aver toccato con mano le origini della nostra fede nelle Grandi Basiliche il culmine spirituale del nostro Giubileo è stato raggiunto nella Basilica Minore Regina Apostolorum in San Paolo. Qui, il gruppo di San Ferdinando ha celebrato il Giubileo con la Santa Messa, presieduta da don Guido Colombo, responsabile dei Cooperatori Paolini Nazionali. La sua omelia ha saputo unire il mandato apostolico all’impegno concreto, partendo dal Vangelo per ricordarci che la Parola di Dio non deve conoscere confini: essa “deve correre” e raggiungere tutti i popoli e tutti i cuori, anche attraverso i moderni mezzi della comunicazione. Ha poi rivolto parole di profondo apprezzamento alle altre anime che compongono la nostra comunità. Ha lodato gli Amici dell’Unitalsi che, nella nostra città, vivono il servizio della carità accanto ai malati e ai fragili, testimoniando che il Regno di Dio cresce proprio quando ci si china sugli altri. Ha elogiato i Padri Trinitari, in particolare Padre Emilio, il cui carisma ci ricorda che la fede si costruisce nella comunità, nel servizio e nella liberazione di chi è prigioniero, sia esso in spirito o in corpo. Infine, un saluto commosso è andato alla Comunità Greco-Cattolica con padre Vasile, che ci ricorda la bellezza della Chiesa universale: “diversi riti, ma un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.” Il gruppo di San Ferdinando, riunito attorno all’Altare di Cristo, ha rappresentato in quel momento proprio questa unità nella diversità, un segno eloquente del Regno che viene. Don Guido ha concluso affermando con forza che “Cristo è davvero in mezzo a noi, spezza le catene e ricostruisce quelle “case interiori” che il male tenta di svuotare”. L’invito finale è risuonato come un appello: aprire la nostra porta al Signore e lasciare che sia Lui a riempirci e occupare il cuore con la Sua presenza viva. Un messaggio che sigilla l’esperienza giubilare e ci rilancia nella missione quotidiana.
Il secondo giorno del pellegrinaggio ha spostato il nostro sguardo dalle singole basiliche all’universalità della Chiesa, riunendoci con tutte le diocesi della Toscana in Piazza San Pietro. Lì, l’incontro con Papa Leone XIV ha rappresentato il culmine del nostro Giubileo.
Il Santo Padre ha rivolto un messaggio potente e profondamente radicato nella storia e nella cultura della nostra Regione, indicando i pilastri su cui la Chiesa in Toscana deve fondare la sua missione: la Coscienza, la Bellezza e la Carità Radicale.
Per fare ciò, ha evocato tre giganti toscani: Dante Alighieri, simbolo della coscienza etica e del viaggio interiore. Michelangelo Buonarroti, espressione della sublimità della fede e della bellezza che innalza l’anima a Dio. Don Milani, il profeta del Novecento, esempio di azione radicale e di un Vangelo vissuto senza compromessi, a fianco degli ultimi. Papa Leone XIV ha chiesto ai toscani di unire la coscienza etica di Dante, la sublimità della fede di Michelangelo e l’azione radicale di Don Milani per costruire una Chiesa dinamica e missionaria, capace di incidere sul presente.
Questi due giorni, vissuti insieme come comunità parrocchiale e poi come Chiesa Regionale, hanno manifestato una ricchezza straordinaria. Dalle radici apostoliche del Laterano all’universalità della Parola a San Paolo, fino all’appello alla missione in Piazza San Pietro. Il pellegrinaggio ha rafforzato il tema centrale del Giubileo voluto da Papa Francesco e proseguito da Papa Leone XIV: la Speranza. La Speranza cristiana è la vera eredità di questi giorni. Essa non è un’attesa passiva, ma una certezza che dona a noi cristiani la gioia e la forza necessarie per superare le difficoltà e le prove della vita quotidiana. È questa gioia che ci rende capaci di testimoniare e annunciare il Vangelo a tutti, in ogni ambiente e circostanza.
Torniamo a casa con la consapevolezza che Cristo è la nostra salvezza e che il Giubileo ci ha riconsegnato il mandato di tenere la porta del cuore aperta, pronti a fare di ogni giorno un passo verso il Regno. Il nostro pellegrinaggio è finito, ma la missione è appena iniziata.

























