Il lavoro che c’è e non c’è

Il rapporto Excelsior di Unioncamere

Il lavoro che c’è, che manca o, sempre più spesso, che, a certe condizioni, ci sarebbe ma che non trova persone interessate/disponibili a farlo. Di questo si occupa, ad esempio, il periodico rapporto Excelsior di Unioncamere che si propone, appunto, di misurare le difficoltà del sistema delle imprese di trovare lavoratori, almeno in teoria,“pronti” a lavorare. 

Sebbene, infatti, le aziende prevedono ben 335 mila assunzioni nel solo mese di agosto e oltre 1,4 milioni entro quello di ottobre non mancano, ahimè, le difficoltà a far “matchare” le posizioni aperte con persone disponibili a coprirle.

Rimangono, infatti, elevate le difficoltà a trovare i giusti candidati nel 46,0% dei casi soprattutto a causa di mancanza di candidature. Sembra, quasi, che i posti di lavoro siano, addirittura, superiori a le persone che un lavoro lo cercano.

Interessante, a questo punto, è capire chi sta cercando lavoratori.

Molto attive, per esempio, le imprese del comparto coltivazioni ad albero che prevedono  quasi 17 mila assunzioni nel mese di agosto e circa 55 mila nei prossimi mesi così come quelle che operano nel settore delle coltivazioni di campo con circa 10 mila persone da assumere ad agosto e 38 mila nei prossimi mesi.

L’industria, nel suo complesso, sta cercando ben 76 mila persone da assumere nel mese di agosto e di circa 365 mila entro ottobre.

Per uno dei nostri settori storicamente trainanti, il manifatturiero, si  cercano oltre 49 mila lavoratori per il mese in corso e ben 228 mila in quelli a seguire.

Le maggiori opportunità, o presunte tali, sono proposte dalle imprese che operano nei settori alimentari, bevande e tabacco che, complessivamente, sono in cerca di circa 17 mila addetti in questa fine estate e quasi 52 mila entro i primi mesi autunnali.

Seguono, in questa particolare classifica, le industrie della meccatronica con quasi 10 mila richieste per questo mese  e più di 50 mila nel prossimo  trimestre.

Molto attive anche le aziende metallurgiche e dei prodotti in metallo con una ricerca di circa 8 mila persone per il mese in corso e ben 40 mila entro ottobre.

Nonostante le vicende che stanno interessando i grandi progetti urbanistici, a Milano ma non solo, l’ edilizia cercherebbe ben 27 mila addetti ad agosto e quasi 137 mila nei prossimi mesi.

Nei servizi è, ovviamente, vista la stagione estiva in corso, il turismo ad offrire le maggiori opportunità lavorative, ai giovani ma non solo, con oltre 78 mila persone ricercate per agosto e circa 260 mila nei prossimi mesi.

Seguono il commercio ed il variegato mondo dei servizi alle persone.

Le proposte sono prevalentemente “ a tempo”, ben il 67% delle posizioni aperte hanno, infatti, questa caratteristiche.

Se poi analizziamo le richieste a livello territoriale emerge, forse un po’ a sorpresa, che il Sud ed il Nord Est stanno “performando” meglio del centro e del nord ovest.

Fin qui i numeri ma, forse, sarebbe il caso di provare a comprendere, e se possibile affrontare, le ragioni profonde che portano a questo fenomeno.

Manca, certamente, un adeguato sistema che favorisca la transizione tra un lavoro e l’altro e quella dalla scuole alle imprese.  

Si deve, tuttavia, allo stesso tempo, ripensare anche la cultura del lavoro ed il ruolo che, specialmente per i più giovani, questo rappresenta, scommettendo, sempre più, su un lavoro “buono e degno” che sia compatibile con la vita oltre il lavoro che sta assumendo un crescente peso nelle scelte professionali, in particolare, per le nuove generazioni.