cinema
I Fantastici Quattro. Gli inizi
Il film di Matt Shakman

Terra 828, Stati Uniti. Dopo una missione spaziale gli scienziati Reed Richards, la moglie Sue Storm, il cognato Johnny Storm e il suo migliore amico Ben Grimm subiscono delle profonde mutazioni genetiche che li portano a sviluppare dei super poteri. Diventano così, rispettivamente: Mister Fantastic, Donna Invisibile, Torcia Umana e la Cosa. Sono noti a tutti come i Fantastici Quattro e la comunità gli osanna come protettori; nel privato formano una famiglia felice. Con l’arrivo del figlio di Reed e Sue l’affetto della gente si fa ancor più fragoroso. A sconvolgere però le loro esistenze è un Araldo dallo spazio, Silver Surfer, che annuncia l’imminente invasione da parte del tiranno Galactus. La pseudo-divinità ha intenzione di annientare la Terra, ma offre una condizione per la salvezza: vuole che gli venga consegnato il figlio di Reed e Sue, di cui intuisce importanti poteri.
Valutazione Pastorale della Commissione CEI
Usciva nei cinema esattamente vent’anni fa, nel 2005. Parliamo del film “I Fantastici 4”, seguito due anni dopo da “I Fantastici 4 e Silver Surfer” (2007), entrambi diretti da Tim Story e prodotti da 20th Century Fox a partire dai fumetti Marvel. Dopo un nuovo tentativo di rilancio dei quattro supereroi nel 2015 con lo sfortunato “Fantastic 4. I Fantastici Quattro” (2015), il progetto si è arrenato. Ora Marvel Studios (Disney) ha ripreso in mano i personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961 riproponendoli con una nuova veste grafica all’interno del Marvel Cinematic Universe (37° titolo, il primo della “Fase sei”). “I Fantastici Quattro. Gli inizi” è diretto da Matt Shakman, regista che si è fatto apprezzare per la miniserie “WandaVision” (2021, Disney+), lavoro che lo ha aiutato nel mettere a punto la formula di questo nuovo film ambientandolo nella società americana anni ’60.
La storia. Terra 828, Stati Uniti. Dopo una missione spaziale gli scienziati Reed Richards, la moglie Sue Storm, il cognato Johnny Storm e il suo migliore amico Ben Grimm subiscono delle profonde mutazioni genetiche che li portano a sviluppare dei super poteri. Diventano così, rispettivamente: Mister Fantastic, Donna Invisibile, Torcia Umana e la Cosa. Sono noti a tutti come i Fantastici Quattro e la comunità gli osanna come protettori; nel privato formano una famiglia felice. Con l’arrivo del figlio di Reed e Sue l’affetto della gente si fa ancor più fragoroso. A sconvolgere però le loro esistenze è un Araldo dallo spazio, Silver Surfer, che annuncia l’imminente invasione da parte del tiranno Galactus. La pseudo-divinità ha intenzione di annientare la Terra, ma offre una condizione per la salvezza: vuole che gli venga consegnato il figlio di Reed e Sue, di cui intuisce importanti poteri.
Nuova fase dell’Universo Marvel con il recupero di supereroi “affidati” per lungo tempo alla produzione 20th Century Fox (ormai parte del mondo produttivo Disney). Mister Fantastic, Donna Invisibile, Torcia Umana e la Cosa vivono un nuovo momento di gloria dopo una serie di tentativi cinematografici che non hanno brillato per originalità e smalto produttivo.
“I Fantastici Quattro. Gli inizi”, diretto da Matt Shakman e sotto lo sguardo produttivo di Kevin Feige, trova subito un chiaro binario di seduzione visivo-narrativa: l’action eroico si snoda nella cornice della società “a stelle e strisce” dalle atmosfere e dai richiami rétro anni ’60, con acuti innesti di modernità come robot e macchine volanti. Un orizzonte retro-futuristico che conquista con facilità lo spettatore, in linea con le ottime musiche firmate da Michael Giacchino (compositore Premio Oscar, tra i suoi lavori: “Gli Incredibili”, “Up”, “Inside Out” e “The Batman”). Accanto a questo, la valida intuizione di puntare su un cast di forte richiamo, con protagonisti provenienti dalla serie Tv del momento: Pedro Pascal (“The Last of Us”, Hbo-Sky), Vanessa Kirby (“The Crown”, Netflix), Ebon Moss-Bachrach (“The Bear”, Disney+), Joseph Quinn (“Stranger Things”, Netflix) e Julia Garner (“Ozark”, Netflix).
Il racconto si snoda in maniera prevedibile e telefonata, senza troppi sussulti di novità e originalità. L’elemento che fa la differenza è la gestione dei temi in campo: il film si concentra sul valore del Noi, a livello familiare e sociale, sul senso di solidarietà e di comunità, soprattutto nella cornice dell’emergenza e della minaccia. Nessuno si salva mai da solo. Accanto a questo, c’è una suggestiva riflessione sulle responsabilità e spirito di sacrificio in quanto eroi ma anche come genitori, per custodire la vita nuova. “I Fantastici Quattro. Gli inizi” è un chiaro divertissement che punta all’evasione spettatoriale, ad allargare l’orizzonte del fantastico, ma anche a fornire suggestioni di senso sui valori centrali nel vivere in una dimensione familiare e sociale: il Noi viene sempre prima dell’Io. Film action, dal ritmo brillante e dallo stile accattivante, ricercato, che conquista. Per tutta la famiglia. Consigliabile, semplice, per dibattiti.