Effetti collaterali della guerra

Uno sguardo sulla Terra Santa; la riflessione del vescovo Giusti

Ancora alcune riflessioni del vescovo Simone, in Terra Santa insieme ai vescovi della Toscana (leggi anche https://www.lasettimanalivorno.it/senza-educazione-non-ci-puo-essere-pace/)

Effetti collaterali: Una intifada mafiosa, coloni invasori.
La guerra in corso in Israele ha fatto da detonatore a nuove forme di violenza: è nata una organizzazione malavitosa tipo l’ndrangheta o la mafia italiana e specularmente a quanto nato tra i palestinesi, i coloni ebraici si sono trasformati da contadini abusivi a paramilitari aggressivi e violenti contro i nativi palestinesi. Violenza su violenza. Negozi che saltano fanno da parallelo alle fattorie bruciate.
La guerra sta causando tante altri crisi, quella dei pellegrinaggi, la custodia nelle propri santuari ha oltre 2000 dipendenti che nonostante l’assenza di pellegrini, stipendia almeno al 50%. Grave è la mancanza di personale per l’agricoltura e l’edilizia (mancano tutti i frontalieri).
Come poter uscire da questa nuova gravissima crisi?
La prospettiva dei due Stati è difficile ma si sta facendo avanti una soluzione italiana: quella del Sud Tirol, dove è stato possibile piena integrazione e reciproca accoglienza tra due popoli che a lungo si sono fatti la guerra. È un modello che suscita l’interesse delle cancellerie e la simpatia di tanti cittadini anche perché viene dall’Italia che anche qui in Israele è sinonimo di accoglienza e comprensione grazie alla vasta e capillare presenza francescana.