«Ecco come si spiega il boom di catecumeni in Francia»

Per la teologa morale, Véronique Margron, cresce il desiderio di spiritualità e comunità

«Non è mai tardi per battezzarsi!», ricordano i dépliant disponibili in tante chiese francesi. Un messaggio che sta raggiungendo un numero crescente di adolescenti e adulti, pronti a farsi catecumeni per ricevere Battesimo, Cresima e Comunione, dopo un percorso di un paio d’anni. Il fenomeno spiazza il pessimismo di tanti “addetti ai lavori”, rappresentando pure un segno particolarmente benvenuto in quest’Anno giubilare della Speranza, dopo il fosco capitolo della crisi degli abusi nella Chiesa francese. Fra i primi a evidenziarla, figurava una suora intellettuale divenuta un riferimento per tanti fedeli scombussolati, anche attraverso i suoi interventi e libri (in Italia, per Queriniana, è uscito Fedeltà. Infedeltà. Questione viva). La domenicana Véronique Margron, priora provinciale del proprio ordine, è una teologa morale molto apprezzata, docente in prestigiosi atenei cattolici. Dal 2016 presiede la Conferenza dei religiosi e religiose di Francia (Corref), organo che opera in dialogo con la Conferenza episcopale transalpina. Per lei, i quasi diciottomila catecumeni che in questa Pasqua 2025 arrivano al fonte battesimale, rappresentano un indizio prezioso, ancorché non facile da interpretare.

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