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Il campeggio della parrocchia S. Giovanni Bosco

Finalmente in partenza dopo tre lunghi anni di attesa

Parole chiave: campeggio san giovanni bosco (1)
Insieme per fare scorta di emozioni

5 agosto 2023: data memorabile perché finalmente, dopo tre lunghi difficili anni, si parla di nuovo di “partenza per il campeggio”. L’emozione é alle stelle, le aspettative pure sono tante.

In questa esperienza c’é tanta novità mescolata ad alcune intramontabili tradizioni. È avvenuto un ricambio generazionale completo nel gruppo degli animatori e molti ragazzi e ragazze sono al loro primo campeggio; questi aspetti hanno creato un po’ di timori.

Tuttavia il gruppo degli  animatori e delle animatrici è stato formato durante l’inverno da due catechisti adulti che negli anni hanno partecipato molto attivamente a numerosi campeggi e adesso hanno passato il testimone della loro esperienza al nuovo gruppo di giovani di cui fanno parte anche i loro figli.

Questo tipo di formazione è servita come base per la progettazione delle varie attività del campeggio. All’organizzazione delle giornate a Giarola gli animatori e le animatrici hanno dedicato molto tempo impegnandosi per non lasciare niente al caso. Il tempo trascorre secondo una precisa scansione oraria che vede avvicendarsi momenti di gioco, di preghiera, di riposo, di riflessione, di confronto, il tutto condito da tanta, tantissima voglia di fortificare le relazioni, conoscere meglio chi ci sta vicino, aiutare i più piccoli e chi è in difficoltà. La parola d’ordine è amicizia!

Ovviamente non mancano litigi e incomprensioni, piccoli incidenti e imprevisti, ma tutto viene gestito nella volontà di desiderare sempre il meglio per la piccola comunità formata prevalentemente da adolescenti e bambini, ma anche da adulti, il parroco in primis, che fanno la loro parte per garantire il benessere, dispensare le coccole e le attenzioni necessarie a chi ne ha bisogno. Tutto questo non senza ricompensa. I ragazzi e le ragazze non perdono infatti mai l’occasione di ringraziare, dimostrare affetto, collaborazione e coinvolgimento nelle proprie attività, soprattutto se si tratta di preghiera, riflessione sulla Parola di Dio e momenti di gioco comunitario, come i canti e i giochi intorno al faló.

Non manca la competizione perché le squadre si affrontano per vincere i vari giochi e in un tabellone viene sempre aggiornata la classifica, ma tutto finisce quando si ride a tavola, quando ci si aiuta nelle pulizie, quando si prega, quando si cammina insieme.

Un albo illustrato per bambini piccoli parla di un topolino che in estate fa scorta di sensazioni, colori e profumi e con il ricordo di queste cose riesce a tenere allegra la sua comunità nelle lunghe giornate invernali. Così tenteremo di fare noi: cercheremo di fare scorta di risate, riflessioni, preghiere e amicizie, per poterle poi distribuire e rivivere quando durante l’anno saremo chiamati a dare testimonianza di quello che abbiamo vissuto a tutta la comunità parrocchiale, o quando, semplicemente avremo bisogno di una ricarica morale e spirituale nei momenti in cui sentiremo un po’ di nostalgia.

 guarda le foto

https://photos.app.goo.gl/mkZcrZCGr4XnLsMb7

Insieme per fare scorta di emozioni
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