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«Senza consenso è sempre stupro». Amnesty: va cambiato il Codice penale

Parla Tina Marinari, coordinatrice della nuova campagna di Amnesty per prevenire gli abusi

Parole chiave: femminicidio (1), #iolochiedo (1), abusi (9)
#iolochiedo

«È come un treno, per viaggiare ha bisogno di due binari paralleli: un impianto legislativo adeguato da un lato, una nuova cultura dall’altro. Se davvero vogliamo contrastare la violenza contro le donne questi due aspetti vanno affrontati insieme».

Tina Marinari è la coordinatrice della campagna #Iolochiedo di Amnesty International Italia che punta sulla prevenzione degli abusi nei confronti delle donne, soprattutto attraverso l’educazione dei ragazzi nelle scuole, e parallelamente chiede appunto una modifica del Codice penale affinché sia considerato stupro qualsiasi atto sessuale senza consenso. Attualmente infatti l’articolo 609-bis punisce solo chi «con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali».

E invece non sempre viene esercitata una violenza fisica...

Esatto, ma va ribaltato il piano. Per gli atti sessuali deve esserci sempre un consenso. Esplicito o almeno ben desumibile da un’attiva partecipazione. Se invece una donna dice no o resta paralizzata o mostra di non gradire è evidente che il consenso non c’è. E quindi chi continua in quell’atto sessuale sta compiendo uno stupro che deve essere punito.

continua https://www.avvenire.it/attualita/pagine/intervista-a-tina-marinari-senza-consenso-e-sempre

Fonte: Avvenire
#iolochiedo
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