News
stampa

Gli effetti della pandemia sulla salute mentale delle persone

In aumentotra i giovani sotto i 34 anni, tra gli stranieri, tra le donne, tra i disoccupati e tra i cittadini del Nord del paese

Parole chiave: disagio (7), psiche (1), covid (52)
Un malessere che durerà a lungo

Il clima denso di timori e incertezze nel quale viviamo da ormai 12 mesi offre l’occasione di riflettere in forma nuova sulle priorità che un’efficace azione di salute pubblica deve saper indicare. Ed è indubbio che, nel pieno di una pandemia, lo sforzo e le risorse dell’organizzazione sanitaria debbano essere indirizzate prioritariamente verso una risposta rapida alla diffusione del contagio attraverso misure di contenimento, di attenzione per i pazienti più a rischio e di messa a disposizione di un vaccino sicuro per tutti. L’impegno scatenato dalla pandemia rischia però di mettere sullo sfondo la gestione delle patologie ordinarie, rispetto alle quali già prima dell’emergenza da Covid-19 circolavano dati preoccupanti, dall’aumento delle patologie croniche – anche più di una per persona e non solo nei 'grandi anziani' – a quello del disagio psicologico e mentale – in aumento in particolare tra i giovani sotto i 34 anni, tra gli stranieri, tra le donne, tra i disoccupati e tra i cittadini del Nord del paese – a quello della depressione, che coinvolgerebbe secondo dati Istat almeno 3 milioni di persone.

Occorre in altre parole non dimenticarsi di quanto accade nel quadro epidemiologico generale, che fa da sfondo alla pandemia, ed in particolare di tutto ciò che ha a che fare con il disagio psichico. Molte patologie psichiche peraltro mostrano segnali di peggioramento dallo scoppio della pandemia in poi. Un’analisi condotta su un campione nazionale tra i 18 e i 75 anni da un gruppo di psichiatri dell’Università Cattolica di Roma, ha evidenziato che se il 62% degli italiani ha affrontato il confinamento senza subire significativi contraccolpi a livello psicologico, il 38% ha registrato chiari segnali di disagio, e che per metà si è trattato di un disagio moderato ma per un’altra metà (quasi un italiano su 5) di un disagio severo. Ciò si rispecchia nelle evidenze raccolte dal Tracciato emotivo del Radar SWG del 21 febbraio 2021, secondo le quali continua ad aumentare tra gli italiani la percezione dell’incertezza, che sale dal 50% del dicembre 2020 al 57%, e che risulta l’emozione di gran lunga maggioritaria, seguita dal 30% della speranza, dal 28% della tristezza, dal 26% della rabbia, dal 24% della paura.

(continua a leggere https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/disagio-psichico-e-dipendenze-laltro-lato-della-crisi-sanitaria)

Fonte: Avvenire
Un malessere che durerà a lungo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento