Afghanistan: uccise tre operatrici sanitarie
Sotto attacco soprattutto dipendenti governativi e donne professioniste, tra cui giornaliste, operatrici sanitarie e attiviste per i diritti umani.
Ancora una strage di donne in Afghanistan, operatrici sanitarie impegnate nella vaccinazione antipolio. Sono tre le vittime in due attacchi distinti, nella città orientale di Jalalabad, al confine con il Pakistan, zona ancora dominata dai taleban.
Ghulam Dastagir Nazari, capo del programma di immunizzazione al ministero della Salute, ha ricostruito con la Reuters i fatti: una esplosione ha distrutto l'ingresso della sede provinciale di Nangarhar, senza causare feriti, mentre negli stessi minuti uomini armati uccidevano operatori sanitari in due diverse postazioni di Jalalabad, uccidendo due volontarie e una supervisore della campagna vaccinale antipolio.
Una ondata di violenza ha colpito i centri urbani da quando sono iniziati i colloqui di pace tra taleban e governo, lo scorso anno a Doha. Sotto attacco soprattutto dipendenti governativi e donne professioniste, tra cui giornaliste, operatrici sanitarie e attiviste per i diritti umani. In marzo tre giornaliste sono state uccise proprio a Jalalabad, in un agguato rivendicato dallo Stato Islamico.
(continua a leggere https://www.avvenire.it/mondo/pagine/afghanistan-vaccini-polio-tre-operatrici-assassinate)
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