Le iniziative per far memoria "insieme"

Il 13 maggio ricorre il secondo anniversario da quando Giorgio Kutufà ha varcato "nuovi mattini". La Provincia di Livorno, di cui è stato Presidente per oltre due mandati di legislatura dal 2004 al 2014, lo ricorderà alle 15.30, con una commemorazione  dedicandogli il prestigioso Auditorium di Villa Henderson in Via Roma. Luogo dove ha sede il Museo di Storia Naturale della Provincia, frequentatissimo per le sue numerose attività didattiche e culturali.
Kutufà è stato apprezzato come un politico del dialogo e del confronto. La sua parola preferita è stata "insieme". Solo insieme, con una solida unità istituzionale, riteneva si potessero raggiungere grandi obiettivi. "Governiamo insieme" e "Protagonisti insieme" furono i suoi indirizzi politici. Le sue radici cristiane, di cattolico impegnato già dai tempi giovanili nell'Azione Cattolica, lo hanno guidato nella sua impegnativa e lunga missione politica. Ha avuto un legame di amicizia civica con i Vescovi, con Monsignor Alberto Ablondi in particolare, ma anche con Diego Coletti e con Simone Giusti con cui, fin dal suo insediamento, ha sempre condiviso la causa per i temi del lavoro e in particolare l'attenzione costante per salvaguardare il lavoro nel complesso territorio comunale e  provinciale.  Giorgio Kutufà era molto vicino anche ai sacerdoti livornesi che lo avevano formato nel suo percorso di vita, come Don Angeli, il prete sopravvissuto a Dachau, che sempre ha voluto ricordare ai giovani durante le giornate della Memoria organizzate dalla Provincia, donando loro il volume, scritto dallo stesso Don Angeli, "il Vangelo nei lager".
Monsignor Giusti celebrerà in suo ricordo una Santa Messa la mattina del 13 maggio alle 10.30, presso la Chiesa di S.M del Soccorso di Piazza Magenta. Vogliamo pensare e immaginare Giorgio Kutufà di fronte a questi gesti di attenzione con il suo volto illuminato di semplicità ed espressivo di bontà e di generosità. Lo vediamo ancora con i suoi occhi azzurri spesso chiusi, emozionato e concentrato di fronte a così tanto riconoscimento e partecipazione nei suoi confronti. Una attenzione verso di lui manifestata da tanti, con affetto e stima sincera, per essere stato un politico capace, un costruttore di dialogo, un uomo mite che sapeva ascoltare e accogliere tutti, anche chi aveva idee e visioni diverse dalle sue. Un galantuomo che sempre si è speso per il bene della sua famiglia, dei tanti amici a cui non mancava di offrire conforto e saggi consigli. Sempre si è speso con dedizione e passione, per il bene della sua città, del suo amato territorio.