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Abbiate uno spirito accogliente, capace di ricevere i desideri, i gusti e i pensieri dell’altro

Imparare a dialogare

Tanti piccoli consigli per porsi in ascolto dell'altro

Parole chiave: psicologia (22), fede (42)
Psicologia e Fede

Avete mai desiderato di scoprire le persone che vivono accanto a voi? E’un avventura straordinaria. Il segreto è tutto qui: imparare a dialogare.

Ma attenzione a questo principio di psicologia. L’essere umano è principalmente interessato a se stesso, è convinto della sua importanza, e ci tiene che sia riconosciuta dagli altri. Chiarito questo possiamo partire per una carrellata di consigli utili.

Evitate i lunghi monologhi, la conversazione è un dialogo, non vi innalzate a professore. Se parlate continuamente, rischiate di non farvi capire, e passate per noioso.

Parlate di cose che interessano l’altro, tenendo sempre vivo l’attenzione, otterrete così un brillante successo nel dialogo. Avete mai sentito di uomini che parlano di politica con donne appassionate di moda? Sarebbe gaffe madornale! 

Imparate ad ascoltare l’altro, oggi, purtroppo ci sono molti bravi predicatori ma pochi buoni uditori. Ascoltate con attenzione e piacere, anche quando l’altro dice cose non interessanti.

Discutete sempre ma con cortesia, vi renderete simpatici, la maleducazione infatti, rende antipatici.

Ponete l’altro in rilievo, fatelo brillare, dategli importanza, sarete immediatamente stimati e amati di più. Fate i complimenti al momento opportuno, l’uomo è un “vaso che ha per manico la vanità”, voi lo potete maneggiare a piacimento, sollevandolo per il manico. I complimenti per essere sinceri devono rilevare una certa ammirazione, altrimenti, come il volto tradisce le emozioni, così la voce rivela i sentimenti.

Abbiate uno spirito accogliente, capace di ricevere i desideri, i gusti e i pensieri dell’altro.

Non fate mai dell’ironia, ricordate il principio psicologico, l’altro crede alla propria importanza e ci tiene che sia riconosciuta. Nessuno ama essere preso in giro, soprattutto in pubblico. Abbiate per questo un anima gentilissima.

Rispettate gli assenti, non ci guadagniate mai a parlare male degli altri. Il maldicente può divertire per un momento, ma subito dopo sarà detestato, e temuto dall’altro, di diventare a sua volta bersaglio delle sue frecce avvelenate. Se avete qualcosa di bello da dire sull’altro ditelo, ma se non avete nulla tacete. Però è strano che non ci sia nulla da dire di bene sul conto degli altri. Prendere le difese degli altri è un bene, quando li attaccano in vostra presenza.

Non parlate di voi stessi, non c’è parlare peggiore di chi pavoneggia la propria vanità. Non dimenticare che l’altro pensa soprattutto a se stesso. Per essere veramente simpatici, occorre dimenticarsi, occorre “rinnegare se stessi”, come insegna Gesù. Non susciterai mai la simpatia se non farai sentire prima all’altro la tua simpatia. Si verifica il detto di Gesù: “Date e vi sarà dato”.

E poi non dimenticare i se, se il tuo saluto si accompagna a un sorriso, se la tua stretta di mano diventa affettuosa, se i tuoi gesti manifestano il desiderio di fargli piacere allora è fatta! Hai attirato la sua amicizia, puoi iniziare a dialogare.

Padre Maurizio De Sanctis

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