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La solidarietà tra le popolazioni colpite dal terremoto

Il lavoro dell'Associazione Habibi

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Padre Mario racconta

Care amiche e amici,
in questi giorni drammatici per le popolazioni della Turchia e della Siria la vostra solidarietà è arrivata a destinazione.
Come promesso, nei giorni scorsi ci siamo recati ad Aleppo, in Siria. La visita ci ha permesso di renderci conto delle enormi difficoltà quotidiane di intere famiglie cristiane e musulmane costrette a trovare rifugio nei locali delle scuole e dei centri che hanno aperto le loro porte a tutti.  
 
Aleppo in questi giorni è fredda e l’elettricità arriva soltanto per due ore al giorno.
A rendere la vita più complicata anche la mancanza di gasolio e di benzina.
Le tenebre esterne si stanno facendo strada anche nei cuori delle persone che stanno perdendo la speranza e che vogliono lasciare il paese. Una situazione davvero insopportabile.  
 
In mezzo a questo disastro la presenza di Habibi ha permesso di accendere una piccola fiammella di luce nel buio di questa situazione e siamo riusciti a consegnare in mano ai nostri fratelli tutte le risorse ricevute. 
Grazie alla vostra calorosa generosità abbiamo raccolto 42.914 euro: questi sono diventati 45.125 dollari e sono stati suddivisi fra i nostri partner ad Aleppo. Abbiamo quindi consegnato:

  • 15.000 $ a padre Hanna, il parroco di Knayeh, un piccolo villaggio del nord dove l’80% delle case è stato raso al suolo, per sostenere i numerosi bisogni delle famiglie.
  • 5.000 $ all’ospedale Saint Louis dove suor Arcangela si prende cura dei più poveri e dei feriti.
  • 10.000 $ a padre Raymondo Girgis per l’emergenza degli sfollati accolti a migliaia nelle parrocchie e nelle scuole di Aleppo e di Lattakia.
  • 15.125 $ al centro pastorale di Midan che, attraverso il lavoro di padre Hugo, si occupa dell’accoglienza e della presa in carico di giovani e anziani.

A questi si sono aggiunti i 4.370 $ raccolti durante le sante messe dalla piccola comunità italiana di Amman che sono stati consegnati, insieme alle medicine acquistate, al centro dei maristi, al responsabile della scuola di Terrasanta, alle suore dorotee, alle suore del verbo incarnato e  alle suore trappiste di Homs.
 
La nostra solidarietà, insieme alla nostra preghiera, ha portato un po’ di sollievo ai nostri fratelli impauriti dal terremoto e stremati dalla lunga guerra e dalle sanzioni.
Sono queste le cause che spingono le persone a lasciare la loro terra e le loro case, cercando rifugio in Europa. Per questo siamo sempre più convinti che sia necessario agire urgentemente per costruire la pace e il dialogo, interrompere le guerre e le sanzioni, se vogliamo davvero evitare ulteriori stragi, come quella recentemente accaduta a Crotone. 
Che il Signore ricompensi ognuno di voi e che la preghiera dei nostri fratelli siriani arrivi al cuore di Dio e lo com-muova verso di loro!
Grazie

                                                                     

Fonte: Comunicato stampa
Padre Mario racconta
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