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I numeri parlano sempre!

È la mancanza di lavoro e quindi di poter contare su un reddito che permetta di avere una casa

Parole chiave: casa (31), lavoro (103), livorno (13)
Lavoro e casa: due problemi urgenti

Lavoro e casa. Due priorità da affrontare con urgenza. Siamo presi da questa feroce pandemia e le attenzioni sono concentrate sul bene salute. Si stanno investendo giustamente  miriadi di risorse per garantirla e la via dei vaccini dovrebbe consentire una rinascita che tutti aspettiamo con grande speranza. Occorre anche cominciare a progettare il prossimo futuro che ha subito un cambiamento epocale a livello economico e sociale causando un consistente e preoccupante aumento della povertà. Lavoro e casa devono costituire i pilastri da cui partire. Con la necessità di cospicui investimenti, così come è stato fatto per la sanità. Prima di tutto occorre creare le condizioni per  favorire il lavoro, un lavoro per tutti. Sia esso anche "socialmente utile", ma che sia vero lavoro e non precario. Fare ricorso, solo in via straordinaria,  a "redditi di emergenza o di cittadinanza". È solo con il lavoro che si dà piena dignità alle persone. Investiamo nel campo ecologico, nella salvaguardia ambientale, nel digitale, nelle infrastrutture, nell'istruzione, nella cultura, nel turismo, nella prevenzione del disagio sociale, nella tutela della legalità, nel recupero dei crediti creando da subito le condizioni per nuovi posti di lavoro, specialmente per i giovani. Il paese Italia ne ha bisogno. Allo stesso tempo occorre favorire urgenti politiche  per la casa. Ogni famiglia deve avere le basi di sicurezza del lavoro e della casa per progettare il proprio presente e saper guardare al futuro dei figli. Di case ce ne sono, anche troppe, come confermano i dati! Il problema non è la mancanza di case. Ma è la mancanza di lavoro e quindi di poter contare su un reddito che permetta di avere una casa. Il tema casa a Livorno: al censimento 2001 si contano 65807 abitazioni  di cui 3304 vuote. Al censimento 2011 le case sono 70123 di cui 2371 vuote. La città cala in abitanti  e aumentano le abitazioni, in 10 anni, di ben 4316 unità. Il fenomeno deve essere analizzato compiutamente. Anche alla luce del cambiamento della struttura familiare. Ad esempio con l'aumento delle famiglie unipersonali  tanto che una famiglia su tre è formata da una sola persona. A Livorno siamo al 34,1%. Con la prevalenza di anziani soli, di cui più donne che uomini e la crescita di separazioni e divorzi, la famiglia si parcellizza e molto probabilmente aumentano anche i frazionamenti di molte abitazioni (da uno grande a due piccoli). Ma oltre al fenomeno frazionamenti assistiamo anche alla realizzazione di nuovi insediamenti abitativi. È assai evidente la crescita di abitazioni in questo ultimo decennio. Si pensi, ad esempio, alle case di Porta a Mare, del Parco Levante, di Borgo di Magrignano. Cala la popolazione (nel 2020 si contano 156.489 persone) ma non le case!  Da quanto riportato dall'analisi del mercato immobiliare il patrimonio nel comune di Livorno nel 2020 ammonta a ben 73.192 abitazioni. Livorno è una città che ha il problema abitativo ma non certo perché manchino le case. Anche il dato sulle case vuote (già di per sé consistente nel 2011 che ammontavano a  2371) è probabilmente sottostimato e in attesa dei nuovi dati, dopo un altro decennio, avremo sicuramente delle evidenti sorprese. I numeri "parlano" sempre!

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