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4 persone su 5 in Libano vivono in povertà

Le persone costrette a rovistare nei cassonetti della spazzatura per trovare qualcosa da mangiare

Parole chiave: Oui pour la vie (25), Libano (47)
 La gente sta morendo per la mancanza di beni di prima necessità

L'Onu afferma che 4 persone su 5 in Libano vivono in povertà e la lira locale ha perso più del 98% del suo valore dalla fine del 2019 a oggi. Per un dollaro oggi ne servono dalle 100.000 alle 140mila di lire libanesi, mentre fino al 2019 ne bastavano 1.500.

Il carovita soffoca sempre più le famiglie con prezzi moltiplicati 60-80 volte rispetto a 4 anni fa: ovunque si avverte la penuria di pane, energia con fornitura pubblica ridotta ad 1 ora al giorno, grave è la carenza di medicinali. Gia' dall'anno scorso le statistiche affermano che in media ogni due giorni si verifica un caso di suicidio.
"Il Paese sta scivolando in un decadimento progressivo del tessuto economico e sociale, un decadimento di cui non si vede la fine. Quello che una volta era il ceto medio cerca di fuggire all’estero " (CamiIle Aid). La gente è costretta a rovistare nei cassonetti della spazzatura per trovare qualcosa da mangiare. E tra loro non ci sono solo i poveri, ma anche persone che fanno parte della borghesia libanese: professionisti, commercianti, insegnanti.Molte persone hanno perduto la vita perché non potevano permettersi il costo di un medico. La gente sta morendo per la mancanza di beni di prima necessità.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio per i test sanitari e per AIDS – droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola per bisognosi di ogni appartenenza religiosa e provenienza.
Si chiedono sempre aiuti e pubblicità.
Una coppia di pensionati è ridotta in miseria: l’uomo è malato di cancro. “Per vivere e curarsi - raccontano - la coppia ha gradualmente venduto tutto, compresa l’auto e i pochi gioielli che gli erano rimasti. Ma, dopo diversi mesi di affitti arretrati e non pagati, sono pure finiti per strada” aggiunge uno delle due. I volontari di Oui pour la Vie li aiutano con le loro rinuncie personali e pubblicità dellq loro situazione con gli amici.
Il terremoto e le scosse che hanno colpito per breve tempo la Siria e la Turchia, non hanno posto fine ai dolori e alle ferite psicologiche di questi popoli.
 Oui pour la Vie ha formato un piccolo gruppo di preghiera per le vittime innocenti e un secondo gruppo per recarsi al confine tra Libano e Siria, dove le persone non hanno acqua potabile e nemmeno tende per proteggersi dal freddo e talvolta dal sole.
 Continuiamo ad aiutare i terremotati giunti da noi, sapendo che possiamo contare solo l'amore e la grazia del Signore, l'Unico che ci tiene per mano, come é scritto nel vangelo, quando Gesù benedisse il pesce nel cesto in modo che tutti potessero mangiare, senza eccezioni.
Nancy, è una ragazza che prima era uomo, ed ha tutt'ora ormoni femminili. Un caso disperato. Non la fanno entrare in ospedale a causa di questo cambiamento. Lei deve subire un trapianto, durante il ricovero di una settimana. Necessita di antibiotici molto forti. Il tutto costa circa 15,000 dollari. Cerchiamo di farle coraggio, nonostante le gravi incomprensioni dell'ambiente in cui vive, sperando che la situazione psico -fisica si stabilizzi.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.comPer inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie.

La gente sta morendo per la mancanza di beni di prima necessità
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