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Gli oratori: un valore educativo e formativo a servizio dei ragazzi

Gli aiuti agli oratori provenienti da Stato e Regione Piemonte

L'accordo tra le diocesi e la Regione Piemonte

Un accordo fatto per durare: è quello sottoscritto fra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, presidente della Conferenza episcopale piemontese (Cep). Non si tratta solamente di sostenere l’avvio dei Centri estivi negli oratori e nelle associazioni che fanno riferimento alle Chiese del Piemonte ma, molto più, di riconoscere il ruolo decisivo di queste realtà nella formazione e nell’educazione dei ragazzi e dei giovani.

Cirio e Nosiglia, insieme con l’assessore Chiara Caucino (Politiche sociali) e con monsignor Guido Gallese (vescovo di Alessandria, delegato per la pastorale giovanile), hanno convenuto di «condividere l’attuale programmazione e avviare l’aggiornamento della legge regionale 26/2002 sugli oratori», in modo da rendere stabile la collaborazione fra Regione ed enti educativi, permettendo anche di contare su risorse certe per la programmazione delle attività. Gli interlocutori dell’amministrazione regionale saranno la pastorale giovanile piemontese (don Luca Ramello) e il team di “Noi Torino” che rappresenta gli oratori piemontesi (don Stefano Votta).

L’arcivescovo di Torino ha posto l’accento sulla «novità assoluta » dell’accordo, perché «stabilisce un rapporto di confronto e dialogo tra Regione e Cep, per la prima volta reso operativo e permanente sugli oratori considerati un valore educativo e formativo a servizio dei ragazzi, delle loro famiglie e con una caratteristica popolare aperta a tutti, in specie ai ragazzi di famiglie in difficoltà, basata sul volontariato e aperta a ogni ragazzo anche di altre religioni e Paesi».

In questo anno di emergenza la Regione avrà a disposizione per i servizi educativi complementari circa 12 milioni di euro: 9,7 provenienti dallo Stato e 2 direttamente dalla Regione tramite i fondi europei. I contributi permetteranno di sostenere l’adeguamento delle strutture e i costi del personale per le attività estive, in un momento in cui è ancora forte la preoccupazione delle famiglie per le questioni di sicurezza legate al contagio. A questo proposito Nosiglia ha ricordato che le diocesi del Piemonte, nei mesi scorsi, hanno avviato la formazione degli educatori attraverso corsi in e-learning e che dunque non si parte da una «improvvisazione » ma con riferimenti precisi per la sicurezza.

Fonte: Avvenire
L'accordo tra le diocesi e la Regione Piemonte
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