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Don Tonino Bello venerabile

Riconosciute le virtù eroiche del vescovo pugliese, passo importante verso la gloria degli altari

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Il vescovo poeta dalla parte degli ultimi

Per “Don Tonino” Bello, il vescovo della “Chiesa con il grembiule” un passo importante verso la gloria degli altari. Incontrando il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Marcello Semeraro, il Papa ha autorizzato la promulgazione del decreto che riconosce le virtù di monsignor Antonio Bello (1935-1993).

Chi era

Antonio Bello nasce ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935 venendo battezzato il 15 aprile. Entra nel Seminario Minore di Ugento dove nel 1948 consegue la licenza di Scuola Media, per poi scegliere il liceo classico frequentato dal 1950 al 1953 presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta. Nel settembre 1953 si trasferisce a Bologna nel Seminario dell’Onarmo per i Cappellani del lavoro, frequentando i corsi di Teologia presso il Pontificio Seminario regionale “Benedetto XV” a Bologna. Ordinato sacerdote, l’8 dicembre 1957 ad Alessano, il 26 settembre di due anni dopo consegue la licenza in Teologia presso la Facoltà Teologia di Venegono e il 3 luglio 1965 si laurea in teologia alla Pontificia Università Lateranense. Il 30 settembre 1976 è nominato rettore del Seminario vescovile di Ugento e il giorno successivo vicario episcopale per la cultura. Parroco della Natività di Maria in Tricase dal 1° gennaio 1979, il 10 agosto 1982 è nominato vescovo di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi e il 30 settembre anche di Ruvo di Puglia ricevendo l’ordinazione episcopale il 30 ottobre successivo. Il 23 novembre 1982 riceve l’incarico presso la Conferenza episcopale pugliese (Cep) per “la Pastorale del turismo”, cui segue l’anno successivo il ruolo di “vigilanza nella formazione spirituale e la disciplina” nella Commissione episcopale di vigilanza del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta e il 12 dicembre 1984 quello di responsabile della “Pastorale del lavoro e dell’emigrazione”.

Dal 1985 presidente di Pax Christi Italiana, il 12 maggio 1987 viene incaricato nella Cep del settore pastorale della “giustizia e pace”. Muore a Molfetta il 20 aprile 1993. È sepolto nel Cimitero di Alessano.

L’iter per la sua beatificazione si è aperto a livello diocesano il 30 aprile 2010 con la prima seduta pubblica nella Cattedrale di Molfetta. Oggi, infine, il via libera del Papa al decreto che ne riconosce le virtù eroiche. Monsignor Antonio Bello diventa venerabile.

continua https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/don-tonino-bello-venerabile

Fonte: Avvenire
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