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Ascoltare, conoscere, seguire

Oggi siamo travolti dalle parole, dalla fretta di dover sempre dire qualcosa, abbiamo paura del silenzio

Parole chiave: regina coeli (4), papa (255), guerra (57)
Il Rosario per la pace e contro la pazzia della guerra

Ascoltare, conoscere, seguire. In questi tre verbi è riassunto il legame che c’è tra noi e il Signore. Papa Francesco al Regina Coeli commenta il Vangelo offerto dalla liturgia odierna con l’immagine del pastore che sta con le pecore.

Le pecore ascoltano, l’iniziativa viene sempre dal Signore, ma la comunione nasce solo se da parte nostra ci sono apertura, disponibilità, docilità, tempo dedicato al dialogo.

Oggi siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover sempre dire e fare qualcosa, , anzi quante volte due persone stanno parlando e una non aspetta che l’altra finisce il pensiero, la taglia a metà cammino, risponde… Ma lasciala parlare bene, non c’è ascolto. Questo è un male del nostro tempo. Oggi siamo travolti dalle parole, dalla fretta di dover sempre dire qualcosa, abbiamo paura del silenzio.. Quanta fatica si fa ad ascoltarsi! In famiglia, a scuola, al lavoro, persino nella Chiesa! Ma per il Signore anzitutto occorre ascoltare. Chiediamoci se siamo figli dell’ascolto, se troviamo tempo per la Parola di Dio, se diamo spazio e attenzione ai fratelli e alle sorelle. Chi ascolta gli altri ascolta anche il Signore, e viceversa. E sperimenta una cosa molto bella, cioè che il Signore stesso ascolta: ci ascolta quando lo preghiamo, quando ci confidiamo con Lui, quando lo invochiamo.

È ascoltando Gesù che si scopre di essere da Lui conosciuti, ovvero amati: in modo speciale nella sofferenza, nella fatica, nella crisi. Egli – spiega il Pontefice – ci sostiene attraversandole don noi: Chiediamoci allora: io mi lascio conoscere dal Signore? Gli faccio spazio nella mia vita, gli porto quello che vivo? Lo penso ancora come un Dio distante e lontano, indifferente alle mie vicende, oppure lo conosco come il mio buon pastore, che mi conosce e mi ama?
Seguire e imitare Gesù.

Da questa consapevolezza nasce la sequela sulla via del servizio. Le pecore che ascoltano e si scoprono conosciute seguono il loro pastore e lo imitano: E chi segue Cristo, che cosa fa? Va dove va Lui, sulla stessa strada, nella stessa direzione. Va a cercare chi è perduto, si interessa di chi è lontano, prende a cuore la situazione di chi soffre, sa piangere con chi piange. (continua a leggere https://www.avvenire.it/papa/pagine/francesco-si-preghi-il-rosario-per-la-pace-e-contro-la-pazzia-della-guerra)

Fonte: Avvenire
Il Rosario per la pace e contro la pazzia della guerra
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