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Le parole dell'intervista

Intervista del Papa al Tg5: dalla pandemia alla difesa della vita e dei deboli, ancora al valore dell’unità nella politica e nella Chiesa, Francesco si sofferma sui grandi temi di attualità all’inizio del nuovo anno e invita tutti a vaccinarsi e a riscoprire il valore della fede come dono di Dio

Parole chiave: papa francesco (162)
Il Papa: il mondo ha bisogno di unità e fratellanza per superare la crisi

Riscoprirsi più uniti, più vicini a chi soffre, sentirsi fratelli per superare assieme la crisi mondiale causata dalla pandemia. All’inizio dell’intervista al Tg5, trasmessa domenica sera 10 gennaio, Francesco ribadisce che “da una crisi mai si esce come prima, mai. Usciamo migliori o usciamo peggiori”. Per il Papa, “si deve fare la revisione di tutto. I grandi valori ci sono sempre nella vita, ma i grandi valori vanno tradotti nella vita del momento”. Enumera dunque una serie di situazioni drammatiche, dai bambini che soffrono la fame e non possono andare a scuola alle guerre che sconvolgono molte aree del pianeta. “Le statistiche delle Nazioni Unite – sottolinea – sono spaventose su questo”. Avverte che se noi usciremo dalla crisi “senza vedere queste cose, l’uscita sarà un’altra sconfitta. E sarà peggiore. Guardiamo solo questi due problemi: i bambini e le guerre”.

Vaccinarsi è un’azione etica

Il Papa risponde poi ad una domanda del giornalista Fabio Marchese Ragona sui vaccini. “Io – afferma – credo che eticamente tutti devono prendere il vaccino. Non è una opzione, è un’azione etica. Perché ti giochi tu la salute, ti giochi la vita, ma anche giochi la vita degli altri”. E spiega che nei prossimi giorni inizieranno le vaccinazioni in Vaticano e anche lui si è “prenotato” per questo. “Sì, si deve fare”, ripete, “se i medici lo presentano come una cosa che può andare bene e che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo? C’è un negazionismo suicida, in questo, che io non saprei spiegare”. Per il Pontefice, questo è il tempo di “pensare al noi e cancellare per un periodo di tempo ‘l’io’, metterlo tra parentesi. O ci salviamo tutti con il ‘noi’ o non si salva nessuno”. Su questo parla diffusamente offrendo la sua riflessione sul tema che gli è caro della fraternità. “Questa – osserva – è la sfida: farmi vicino all'altro, vicino alla situazione, vicino ai problemi, farmi vicino alle persone”. Nemica della vicinanza è “la cultura dell'indifferenza?”. Si parla - constata - “di un sano menefreghismo dei problemi, ma il menefreghismo non è sano. La cultura dell'indifferenza distrugge, perché mi allontana”.

È il “tempo del noi” per superare la crisi

“L’indifferenza – osserva – ci uccide, perché ci allontana. Invece la parola chiave per pensare le vie di uscita dalla crisi è la parola vicinanza”. Se non c’è unità, vicinanza, ammonisce il Papa, “si possono creare delle tensioni sociali anche all'interno degli Stati”. Parla così della “classe dirigenziale” nella Chiesa come nella vita politica. In questo momento di crisi, è la sua esortazione, “tutta la classe dirigenziale non ha diritto di dire ‘io’ … deve dire ‘noi’ e cercare una unità di fronte alla crisi”. In questo momento, riafferma con forza, “un politico, un pastore un cristiano, un cattolico anche un vescovo, un sacerdote, che non ha la capacità di dire ‘noi’ invece di ‘io’ non è all’altezza della situazione”. E soggiunge che i “conflitti nella vita sono necessari, ma in questo momento devono fare vacanza”, fare spazio all’unità “del Paese, della Chiesa, della società”.

Aborto è questione umana prima che religiosa

Francesco rileva che la crisi dovuta alla pandemia ha acuito ancora di più la “cultura dello scarto” nei confronti dei più deboli, siano essi poveri, migranti o anziani. Si sofferma in special modo sul dramma dell’aborto che scarta i bambini non voluti. “Il problema dell’aborto – avverte – non è un problema religioso, è un problema umano, pre-religioso, è un problema di etica umana” e poi religioso. “È un problema che anche un ateo deve risolvere in conoscenza sua”. “È giusto – si chiede il Pontefice – cancellare una vita umana per risolvere un problema, qualsiasi problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema?”.

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Fonte: Radio Vaticana
Il Papa: il mondo ha bisogno di unità e fratellanza per superare la crisi
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