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Presentato il progetto NEXT

Creare percorsi di reinserimento sociale efficaci per le persone detenute nella delicata fase di dimissione dal carcere

Parole chiave: carcere livorno (1), carcere gorgona (1), fine pena (1), fondazione caritas (60)
Due sportelli per aiutare il reinserimento dei detenuti
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È stato presentato al Centro Sorgenti di Carità di via Donnini il progetto NEXT, un progetto finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, volto a promuovere percorsi di inclusione sociale e la tutela dei diritti dei detenuti.

A fare gli onori di casa il Direttore della Fondazione Caritas Livorno Guido De Nicolais e il Presidente don Luciano Cantini che hanno presentato gli aspetti operativi del progetto di cui la Fondazione Caritas Livorno è capofila in partnership con altre realtà del terzo settore cittadino. Nello specifico NEXT si divide in due azioni distinte. La prima, denominata “sportello per le tutele sociali”, opera in collaborazione con i vari uffici territoriali, nel disbrigo delle pratiche burocratiche e amministrative ed è importante strumento per la tutela dei diritti dei reclusi. La seconda azione del progetto NEXT è lo “sportello ponte” che riguarda la presa in carico dei detenuti a fine pena nell’ultimo trimestre di reclusione. Gli operatori dello sportello ponte accompagnano i detenuti nel ritorno alla loro vita da liberi, svolgendo la funzione di orientamento e mediazione con il tessuto sociale di Livorno. Entrambi gli sportelli sono attivi sia nella Casa Circondariale di Livorno che di Gorgona.

Presenti alla conferenza stampa l’Assessora regionale al sociale Dott.ssa Serena Spinelli, il Vescovo di Livorno Mons. Simone Giusti, la Dott.ssa Marcella Gori responsabile dell’area trattamentale delle Case Circondariali di Livorno e Gorgona, la Dott.ssa Cristina Necchi Direttrice dell’ULEPE di Livorno, l’Assessore al sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti e il garante dei detenuti Marco Solimano.

Durante la conferenza stampa è stato posto l’accento sull’importanza del fare rete tra istituzioni sia a livello regionale che locale, oltre che con il terzo settore e la società civile, per creare percorsi di reinserimento sociale efficaci per le persone detenute soprattutto nella delicata fase di dimissione dal carcere. È stato inoltre sottolineata l’importanza del progetto NEXT come risorsa a sostegno delle persone detenute soprattutto nel mettere in collegamento il mondo interno al carcere con le istituzioni della città e il tessuto sociale.

A conclusione la parola è passata a Monsignor Simone Giusti che ha evidenziato la necessità di creare occasioni non solo formative finalizzate al reinserimento lavorativo, ma anche relazionali, per permettere alle persone coinvolte nel progetto di creare rapporti significativi dal punto di vista umano, rompendo i legami con i contesti delinquenziali, con il fine di limitare il rischio di recidive.

Dal punto di vista operativo collaborano con la Fondazione Caritas Livorno, per i carceri di Livorno e Gorgona, ARCI che gestisce lo “sportello di cittadinanza”, sportello esterno dedicato agli ex detenuti con l’obiettivo di fornire consulenza e assistenza nel disbrigo delle pratiche e la Cooperativa CESDI che affianca gli operatori con un servizio di mediazione linguistica e culturale. Sempre nell’ambito del progetto NEXT, sul territorio dell’Isola d’Elba, operano L.I.N.C. e Altamarea con due sportelli analoghi destinati ai detenuti della Casa Circondariale di Porto Azzurro.

Due sportelli per aiutare il reinserimento dei detenuti
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