Diocesi
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Adattiamoci ma non chiudiamoci

La lettera del Vescovo ai fedeli

Monsignor Giusti scrive alla Chiesa di Livorno indicando come vivere da cristiani questi giorni di restrizioni

Parole chiave: lettera (14), mons. giusti (2), coronavirus (52)
Vivere da Cristiani  in un tempo di epidemia

Cari fedeli,

i tempi che viviamo sono inusitati, mai avrei pensato di vivere una situazione simile. Probabilmente i più anziani potranno andare con la memoria agli anni della Seconda Guerra Mondiale e avere un paragone sicuramente più terribile. Senza voler enfatizzare questo periodo né fare inutili e pericolosi allarmismi, diventa però difficile ritrovare nella mente anche del vostro Vescovo, che ha passato da un po’ i sessant’anni, un periodo simile.

È però inutile piangerci addosso, occorre affrontare il presente.

La famiglia deve continuare a vivere, lavorare, i figli vanno accuditi ed educati ed anche la parrocchia, famiglia delle famiglie, deve in forme nuove e originali continuare a vivere. Ce la faremo!

Occorre temporaneamente cambiare alcuni nostri atteggiamenti, fra i quali quello Domenicale della partecipazione alla Santa Messa e quello settimanale dell’incontro di catechismo.

 

La Messa Domenicale, la Chiesa ha da sempre insegnato a santificare la Domenica, partecipando fisicamente all’Eucarestia, vivendo la famiglia, visitando parenti, persone sole e ammalati, donando tempo e di risorse economiche a chi ha più bisogno (i poveri) e dedicando più di spazio alla preghiera personale: preghiera e carità non possono mancare alla Domenica.

In questo periodo non viene certamente meno il Comandamento Divino: è fatto comunque impegno a tutti i cristiani di santificare la Domenica e i giorni di festa ma come, potete chiedermi?

Partecipando alla Santa Messa seguendola alla televisione (ogni domenica su Granducato TV alle ore 9.00 oppure il Sabato alle 16.30 è trasmessa la S. Messa in diretta dal Santuario di Montenero) oppure frequentando, dove possibile sui social la Santa Messa irradiata dalla  propria chiesa parrocchiale, oppure ancora vivendo la Celebrazione Eucaristica trasmessa da altre emittenti televisive o presenti sui vari social. Se possibile ogni famiglia, alla domenica, si ritrovi insieme e partecipi da casa, alla Santa Messa.

Invito inoltre ogni cristiano a nutrirsi della Santissima Eucarestia: tanto mai necessaria in questo tempo, per vincere paure e avere la forza e il coraggio per non chiudersi, ma vivere questo tempo all’insegna della carità e della solidarietà.  Come fare anche qui?

Andando singolarmente dal proprio sacerdote e chiedendogli di poter fare la Comunione, semmai avendo con lui, tramite telefono o social, concordato l’appuntamento o andando nelle ore in cui si sa per certo, di poterlo trovare in chiesa o nei locali parrocchiali. Potrà andarci la Domenica o in altro giorno della settimana. Tutti abbiano la possibilità di nutrirsi del Pane di Vita e se hanno necessità di confessarsi non si peritino a chiedere il Sacramento della Riconciliazione.

Nessuno rimanga privo dei sacramenti!

Se un ammalato ha desiderio di confessarsi e comunicarsi, chiami il proprio parroco o inoltri una richiesta tramite la nostra pagina facebook della Parrocchia virtuale, (https://www.facebook.com/diocesilivornoparrocchiavirtuale/), sarà sicuramente contattato e visitato.

Mi raccomando poi non si dimentichino i poveri, seguiti dalla propria parrocchia tramite la Caritas Parrocchiale o i tanti soccorsi dalla Fondazione Caritas. Siate generosi. La questua domenicale alla messa è impossibile, non così la solidarietà!

In mezzo alle tante difficoltà di questi giorni, i poveri tra tutti sono quelli che non hanno altra scelta, pensate a chi è senza casa, a chi è senza lavoro, siamo quindi chiamati ad essere “creativi nella carità”, adottando certamente tutte le precauzioni del caso, ma confidando anche nella provvidenza che non ci abbandona mai.

 

Le chiese rimangano tutte aperte e accessibili: perché non fermarsi un momento per adorare il Santissimo Sacramento? Per meditare il Vangelo del giorno o riflettere, in questa Quaresima, sulla Via Crucis di nostro Signore Gesù Cristo, le cui stazioni non mancano in alcuna parrocchia. A proposito della Via Crucis essa è possibile celebrarla partecipando al rito trasmesso in diretta su Granducato Tv dal Santuario Montenero ogni Venerdì mattina alle 10 e animato dai monaci, oppure rivederlo attraverso la parrocchia virtuale su Fb. Inoltre le Vie Crucis vicariali saranno trasmesse via web dai luoghi dove saranno guidate dai sacerdoti, settimana per settimana. L’adorazione eucaristica continui nei giorni e all’ora stabilita.

Le Campane di ogni chiesa continuino a suonare, non per riunire in chiesa, ma per richiamare tutti i fedeli alla preghiera.

 

E per il catechismo dei ragazzi, dei giovani, delle coppie che si preparano al giorno delle nozze cristiane, degli adulti, come potremmo fare?

Anche qui i social ci sono di grande aiuto. Dalla Parrocchia virtuale, saranno irradiate via web catechesi per tutti, fidanzati compresi, affinché non sia rimandato il giorno del loro Matrimonio, ma so già che tanti parroci e catechisti, stanno provvedendo in proposito. Il catechismo non si fermi, ma muti forma: potrà essere questa l’occasione per un suo profondo aggiornamento e per l’entrata piena dei social nella catechesi.

Domenica 8 Marzo dal Santuario della Madonna di Montenero, è iniziata la Supplica alla Vergine affinché interceda per noi tutti e ci liberi da questa epidemia.

V’invito a unirvi ai monaci e alle monache del Santuario, non manchi in ogni casa il Santo Rosario! Ogni fedele lo reciti semmai fra un pausa e l’altra della giornata o della notte. La Supplica terminerà quando questa malattia sarà vinta.

La Vergine Santa che già tante volte in passato ci ha aiutato, ci doni sollievo, guarigione e liberazione dall’epidemia.

 

                                                                                    +  Simone Vescovo

Vivere da Cristiani in un tempo di epidemia
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