Un logo nuovo per la Pastorale Giovanile

Quest’anno, per noi della Pastorale Giovanile, è stato un anno meraviglioso e innovativo! La nostra Segreteria si è allargata, abbiamo accolto molti giovani che hanno portato gioia, dinamismo, e idee sempre nuove...e credeteci, ne abbiamo davvero tante!
Questa ventata di novità ci ha portato a rinnovarci anche nel nostro logo, e adesso proviamo un po' a raccontarvi a cosa ci siamo ispirati per idearlo e crearlo!
Fin da subito siamo stati convinti che non potesse mancare il mare, simbolo cardine della nostra città, punto di ritrovo di molte persone (soprattutto giovani), e continua fonte di ispirazione che ci accompagna nelle vicissitudini della nostra vita; quando ci perdiamo nell'immensità del mare è impossibile non pensare alla stretta connessione che esso ha con il cielo limpido e luminoso.
Ecco che, nel nostro logo non poteva mancare la volta celeste, in questo caso arancione, colore che rappresenta il sole, fonte di nutrimento per l’uomo senza il quale non ci sarebbe vita.
Tutti noi abbiamo bisogno di una guida sicura, che ci accompagni lungo il nostro cammino di vita e di fede ed ecco che noi, giovani ragazzi non possiamo che farci guidare dalla stessa stella che oltre 2000 anni fa ha guidato i Magi alla grotta di Betlemme. Quella stessa stella che per noi livornesi, rappresenta anche la mamma di tutte le mamme, Maria.
Non possiamo però dimenticarci delle nostre radici, non possiamo dimenticarci il motivo primario per cui noi portiamo avanti questa missione: non possiamo dimenticarci di Gesù! Nel logo, la sua presenza viene rappresentata dalla croce formata da un segmento verticale che unisce noi uomini a Dio è da un segmento orizzontale che rappresenta i rapporti e le relazioni con i nostri simili.
Ed infine, due omini stilizzati, che vanno a formare le lettere P e G, Pastorale Giovanile ma che vogliono rappresentare anche tutti i giovani che hanno un impegno nella nostra realtà diocesana, giovani con la voglia di reinventarsi, rinnovarsi e lasciare una traccia, proprio come ci viene detto di fare da papa Francesco.