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Il Paradiso è Cristo

Il Simposio ecumenico con la partecipazione degli insegnanti di religione cattolica

Riflettiamo in chiave ecumenica

Nell’immensa Chiesa di Santa Maria del Soccorso, durante il pomeriggio di giovedì 29 gennaio c.a. si è tenuto il secondo incontro di aggiornamento degli Insegnanti di Religione cattolica. Il Covid-19 impedisce la presenza dei relatori: Padre Kostantin, Università ortodossa di Mosca, del Pastore Ricca, Chiesa Valdese e del Prof. Nembrini, Dicastero dei laici, la famiglia e la vita. I conferenzieri hanno inviato gli interventi che sono stati riprodotti dopo la Santa Messa celebrata dal Vescovo Giusti.

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All’inizio della Celebrazione Eucaristica Monsignor Simone ha ricordato la prematura scomparsa di Padre Georgij Orechanov (Università San Tichon Mosca) che più volte è venuto a Livorno come relatore e amico della Diocesi di Livorno.

La narrazione oggi del Paradiso, portata avanti anche dalle varie confessioni religiose, è il tema affrontato dal corso di formazione degli IRC.  Alla Chiesa viene chiesta una speranza, si può davvero vincere la morte? È realistica la speranza cristiana del Paradiso?  Il credere è qualcosa di esistenziale per un cristiano. Non è qualcosa di intellettuale, di logico, di matematico. È un’esperienza! La fede nasce dall’incontro, da un’esperienza non da un ragionamento.

Durante l’omelia Monsignor Simone ha presentato il suo nuovo libro: Oltre. Uno sguardo su ciò che ci attende. Il Paradiso: parliamone.

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Nel Nuovo Testamento, il cap. VIII, della Lettera ai Romani di San Paolo mette in evidenza l’aspettativa escatologica di ogni cristiano nella celebre espressione: “Già e non ancora”. Il cristiano vive il già della salvezza, che tuttora attende un compimento, “non ancora”.  Nei Galati 2,20, sempre San Paolo, scrive: “Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me”. Un sussulto e un contraccolpo. L’aspirazione dell’uomo del compimento, del Paradiso. Al contempo la paura di ogni persona di essere incapace di attuare questo decisivo scopo.

Il Paradiso è Cristo. Noi tramite l’umanità di Cristo possiamo entrare nella città celeste, nel Paradiso, già ora. È la Santissima Eucarestia. L’umanità del Cristo è la Chiesa, siamo noi, in particolar modo lo sono i Santi.  

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L’esperienza di Paradiso si può vivere oggi, nell’istante, nel luogo in cui ci troviamo, nel momento dato. Chi segue Cristo avrà la vita eterna e il centuplo quaggiù.

Il Simposio è disponibile in versione integrale su Lasettimanavision: https://youtu.be/8SeM4KENK-0

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