Diocesi
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Fate quello che Egli vi dirà

La Messa per la solennità della Patrona della Toscana

Nella festa di Maria di Montenero

La tradizione narra che l’Immagine della Madonna di Montenero venne trasportata, per ministero d’Angeli, alle pendici del colle di Montenero, proprio il giorno 15 Maggio 1345. Trovata da un pastore zoppo, fu portata da questi, per volere di Maria, sulla cima del colle; in premio il pastore ottenne la completa guarigione. Venne eretto un modesto sacello che, nel corso dei secoli, divenne sempre più ricercato dalle popolazioni della città e del territorio di Livorno, per le innumerevoli grazie e prodigi compiuti dalla Madonna. Nel 1690 l’Immagine venne incoronata per decreto del Capitolo della Basilica di San Pietro in Roma. Dal 1792 il Santuario venne dato in custodia ai Monaci Benedettini che ancora oggi ne tengono viva la devozione. Il 15 maggio 1947 la Madonna di Montenero è stata dichiarate "Mater Etruriae" (Patrona della Toscana) da Papa Pio XII.

Oggi come 675 anni fa c’è una pandemia, il Covid-19, che non impedisce la ricorrenza della Festa di Maria delle Grazie di Montenero. Presenti alla cerimonia i rappresentanti delle istituzioni: il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, il Vicesindaco di Livorno Monica Mannucci e il Consigliere regionale Francesco Gazzetti.

Il Vescovo Simone con i Vicari episcopali all’inizio della Santa Messa ha supplicato la Madonna affinché questa epidemia finisca e perché si ritorni alla piena armonia da parte dell’uomo rispettando il creato e che il creato non si rivolga contro l’uomo.

Il Vangelo di Giovanni narra il miracolo delle nozze di Cana. L’acqua trasformata in vino da Gesù per mezzo dell’intercessione di Maria.  A Cana oggi c’è il Santuario della famiglia cristiana dove vengono rinnovate dai coniugi le promesse sponsali. Nei luoghi dove avvengono questi fatti nascono Santuari. I Santuari nascono dove cielo e terra si congiungono e si manifestano l’uno all’altro. A Montenero è avvenuto lo stesso fatto. Il pastore miracolato perché porta l’immagine di Maria, ritrovata sull’arenile, presso questo Sacro colle affinché fosse venerata e amata. Per Maria a Gesù. La Madonna mai vuole una devozione per sé stessa, ma sempre per arrivare alla piena comunione con Dio: “Fate quello che Egli vi dirà”. I Santuari sono luoghi con le porte aperte tra il cielo e la terra. La porta aperta non è esclusivista. I Santuari ovunque nel mondo si caratterizzano per essere ecumenici e interreligiosi. I Santuari sono luoghi dove Dio parla, è Dio di tutti e vuole essere il Padre di tutti. Maria è venuta per portare tutti a Cristo. Nessuno deve smarrirsi nel cammino della vita. Maria ci richiama affinché non smarriamo la via di casa. Maria vuole che la Festa della vita non sia vanificata ma occorre fare quello che abbiamo sentito nel Vangelo: “Fate quello che Egli vi dirà”. Qualsiasi aspetto dell’esistenza, anche il più banale, è degno del rapporto con Lui e quindi anche del suo intervento. “Padre nostro sia fatta la Tua volontà”, questa è la sequela a Cristo.

Durante la celebrazione è stato rinnovato il Voto della città di Livorno alla Madonna perché liberata dalla peste del 1564 con l’accensione del cero da parte della Confraternita di Santa Giulia.

Al termine della celebrazione Eucaristica le autorità presenti hanno reso omaggio alla Madonna di Montenero.

l'omelia del vescovo Giusti

le foto sono di Antonluca Moschetti

Nella festa di Maria di Montenero
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