Diocesi
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Preghiera ecumenica in preparazione al Natale

Con le riflessioni di don Tonino Bello

Parole chiave: ecumenismo (16), natale (43)
Nella chiesa di San Ferdinando
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E’ la prima volta che in prossimità del Natale il gruppo ecumenico di Livorno organizza un incontro di preghiera: “In cammino verso Betlemme”. I vari rappresentanti, insieme, dandosi forza l’un l’altro, usufruendo della luce di ciascuno, hanno voluto rispondere all’ invito di  incamminarsi  verso di Lui.

Accompagnati dalle riflessioni di don Tonino Bello consapevoli che “Il viaggio è faticoso, molto più faticoso di quanto sia stato per i pastori, i quali, in fondo, non dovettero lasciare altro che le ceneri del bivacco, le pecore ruminanti tra i dirupi dei monti, e la sonnolenza delle nenie accordate sui rozzi flauti d’Oriente. Noi, invece, dobbiamo abban­donare i recinti di cento sicurezze, i calcoli smaliziati della nostra sufficienza, le lusinghe di raffinatissimi patrimoni culturali, la superbia delle nostre con­quiste... per andare a trovare cosa? «Un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».

E’ stato un momento vissuto in fraternità con le parole della Sacra Scrittura dall’Antico e dal Nuovo Testamento, con pause di silenzio e con la preghiera affinché il cuore di ciascuno diventi un cuore ospitale che riconosca in ogni uomo un fratello e che, libero da ogni zavorra, sia pronto ad accogliere il Signore in modo da far crescere la comunione fraterna. L’invito e l’augurio tra i presenti è stato quello di mettersi in cammino, senza paura: “Il Natale di quest’anno ci farà trovare Gesù e, con Lui, il bandolo della nostra

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esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno storico, lo stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera.

Allora, finalmente, non solo il cielo dei nostri presepi, ma anche quello della nostra anima sarà libero di smog, privo di segni di morte e illuminato di stelle. E dal nostro cuore, non più pietrificato dalle delusioni, strariperà la speranza”.

Nella chiesa di San Ferdinando
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