Le opere d'arte sfidano il tempo

La figlia di Vitaliano De Angelis ha donato 13 opere del padre alla diocesi di Livorno, ceramiche, disegni e studi preparatori adesso esposti nel salone Fagioli del Vescovado, ormai parte integrante delle sale del museo diocesano. "L'intento - ha detto il vescovo Giusti, accogliendo il dono - è quello di portare l'arte in mezzo al popolo. In questa sala dove ci riuniamo per tante conferenze e riunioni possiamo ammirare l'arte contemporanea con opere diverse e quelle di De Angelis impreziosiscono ancora di più questo ambiente. La vera opera d'arte è quella che sfida il tempo, non invecchia mai e sa intercettare la sensibilità dei contemporanei di ogni epoca e lo stile di questo artista, nonostante le sue opere siano risalenti a più di 60 anni fa, indubbiamente sono ancora vive e attuali. Per una città la bellezza e la cultura possono essere un valido strumento contro la violenza e il vandalismo più di tanti presidi delle Forze dell'ordine.

Anche l'assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi, presente alla consegna, ha sottolineato questo aspetto, sperando che la collaborazione tra istituzione comunale e Diocesi continui anche in questa prospettiva con iniziative comuni e salvaguardia dell'arte.

Presente anche il direttore del Museo diocesano don Donato Mollica, che ha ringraziato la De Angelis per il dono, che va a impreziosire la collezione del museo, un luogo che si fa tramite tra passato e presente e si pone come obiettivo la custodia della bellezza. Una vita della bellezza che non può non condurre a Dio.

Oltre ad altri familiari e ad amici della famiglia de Angelis il salone Fagioli ha visto la partecipazione anche della storica dell'arte Francesca Cagianelli che ha illustrato le opere donate.

Le opere potranno essere viste gratuitamente durante gli orari di apertura del Palazzo vescovile.