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Dodici anni fa moriva mons. Ablondi

La celebrazione in ricordo Domenica 21 alle ore 11 nella Chiesa di san Giovanni Gualberto alla Valle Benedetta

Parole chiave: alberto ablondi (5)
Lo spirito del Sinodo nel suo stile pastorale

Il prossimo 21 agosto ricorrerà il dodicesimo anniversario della scomparsa di mons. Alberto Ablondi, per più di vent’anni Vescovo della nostra Diocesi. Che significato ha, oggi, ricordare questo evento?

In primo luogo, e cosa certamente più importante, pregare per lui, perché il Signore gli conceda il riposo eterno. È quanto ognuno è invitato a fare, individualmente o collettivamente: come Associazione intitolata al suo nome lo faremo comunitariamente, nella Messa che verrà celebrata domenica 21 alle ore 11 nella Chiesa di san Giovanni Gualberto alla Valle Benedetta, dove ricorderemo anche don Antonio Marini, scomparso contemporaneamente al Vescovo Alberto. Chi vorrà potrà unirsi alla celebrazione e alla memoria.

In secondo luogo, l’anniversario può essere occasione per fare memoria del Vescovo Alberto, e della sua azione pastorale in mezzo a noi. Per questo, tra le tante cose, possiamo ricordare e trarre insegnamento, ancor attuale, del suo stile di azione pastorale, tra cui lo spirito sinodale che lo ha caratterizzato. Ablondi ha molto investito delle sue energie su questa dimensione di vita ecclesiale: dando impulso e vita a ben due Sinodi della Chiesa livornese, il primo dei quali ha costituito un punto di riferimento non solo per la nostra comunità ma per tutta la Chiesa italiana. Sinodo significa, lo ricordiamo, “camminare insieme”, mettere in comune ciò che ciascuno ha e può esprimere, partecipare alla costruzione della missione della Chiesa nel mondo e del proprio modo di essere. Coinvolgendo tutti quelli che vogliono partecipare, e stimolandoli a farlo: fedeli, anche di altre confessioni, presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, mondi vitali, istituzioni e così via. Dando a ciascuno la possibilità di esprimere quello che lo Spirito suscita a ciascuno: e sappiamo quanta fiducia il Vescovo Alberto riponesse nell’opera dello Spirito, anche in relazione alle difficili scelte che si trovava quotidianamente ad affrontare nella guida della Chiesa.

Presupposto di questo è l’ascolto, attività necessaria per un efficace discernimento; e poi il dialogo, che richiede la disponibilità a non assolutizzare le proprie convinzioni per aprirsi all’altro in spirito di umiltà, nella ricerca del bene comune.

Di questo stile il Vescovo Alberto è stato maestro, e la Chiesa di Livorno ha potuto assaporarne la ricchezza spirituale, nella testimonianza del Vangelo a tutte le persone della comunità diocesana.

Farne memoria, oggi, è uno stimolo a proseguire su quella strada.

*Associazione Alberto Ablondi

 

Lo spirito del Sinodo nel suo stile pastorale
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