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I campi estivi degli scout del Livorno 10

Nel percorso educativo scout il campo estivo è il momento dell’anno in cui l’azione educativa può essere più incisiva

Parole chiave: scout (49)
Le vacanze di branco, il campo estivo e la route
Clan Livorno 10 (2)

L’estate per gli scout è un momento di campi estivi, abbiamo pensato allora di raccontare l’esperienza del Livorno 10°, gruppo scout dell’AGESCI che riunisce circa 150 ragazzi divisi in 5 unità dagli 8 ai 20 anni, e che è attivo nelle parrocchie di San Giuseppe, in San Marco-Pontino, e Nostra Signora di Fatima in Corea. I campi estivi sono momenti molto intensi e pieni di attività, in cui vengono vissute esperienze che negli anni i ragazzi si portano dietro come i ricordi più belli della loro gioventù. Per spiegare al meglio questa esperienza l’articolo sarà diviso in una prima parte più teorica-esplicativa e una seconda parte, dove verrà raccontata l’esperienza specifica di questo anno scout.

 

Le vacanze di branco, il campo estivo e la route: cosa sono e come funzionano

Nel percorso educativo scout il campo estivo è il momento dell’anno in cui l’azione educativa può essere più incisiva, visto che i ragazzi, con l’ausilio dei capi, vivono delle esperienze significative, a stretto contatto con la natura, all’insegna del gioco, dell’avventura e del camminare. Anche lo stare a contatto 24 ore su 24, conoscendosi a fondo li aiuta a sviluppare, oltre a un forte senso di comunità, dei legami che resteranno saldi per la loro vita. Ai campi estivi il clima che si viene a creare pone in risalto la personalità dei ragazzi e la loro dimensione relazionale, così che emerga fuori il vero sé, mettendosi in gioco al massimo per vivere al meglio le esperienze che vengono loro proposte.

Gli scout sono divisi in tre grandi unità a seconda dell’età: si inizia dai lupetti del Branco (8-11 anni), che vivono le Vacanze di Branco, ovvero un soggiorno di una settimana, incentrato sullo scoprire la vita scout a contatto con la natura, nel segno del gioco, nelle esperienze di gioia e a contatto con il servizio al prossimo, a dimensione della loro età. Lo si fa con un’ambientazione fantastica e un percorso di catechesi che, compenetrandosi, guidano i lupetti per tutta la settimana nel rielaborare le proprie esperienze.

Poi ci sono gli esploratori e guide del Reparto (12-16 anni), che vivono il Campo Estivo all’insegna dell’avventura: cioè a stretto contatto con la natura, quindi dormendo in tenda, accendendo il fuoco per mangiare e costruendosi un angolo per ogni piccolo gruppetto (la squadriglia) con tavolo e cucina, dove pranzare, cenare e cucinare all’aria aperta. Durante un campo estivo il Reparto vive un tipo di catechesi legata alla propria età, di solito incentrata sull’avventura e sul servizio, un’altra esperienza di

Reparto TNT (2)

servizio è di solito la missione, dove i ragazzi devono dormire fuori una notte in un paese vicino che raggiungono a piedi e in cui si sfideranno per trovare un posto in cui dormire in cambio di un servizio a chi li ospita, la squadriglia che fa il servizio migliore è di solito quella che vince, e al ritorno i capi scout accolgono i ragazzi lavando loro i piedi, con una piccola cerimonia di accoglienza in cui viene messa al centro la dimensione del servizio nella loro avventura.

Si passa infine ai rover e le scolte della Comunità R/S (16-20 anni), che vivono una Route di cammino, una settimana dove, attraverso la fatica del “fare strada”, i ragazzi, imparano ad essere una comunità che condivide valori e che pone le proprie basi nel servizio verso il prossimo. La Route è un’esperienza molto significativa e anche sfidante, in cui si creano forti legami e si vivono momenti di spiritualità molto significativi, attraverso cui i ragazzi possono rileggere la propria esperienza. Infatti nelle tre branche l’esperienza di catechesi, permeando l’attività, permette ai ragazzi e alle ragazze di rielaborare la propria esperienza a seconda dei diversi livelli di consapevolezza offerti dall’età e dalla maturazione personale. Il tutto è poi inserito nella cornice della progressione personale, un iter di crescita che si divide in scoperta, competenza e responsabilità, che a seconda delle età e delle branche di riferimento accompagna i ragazzi verso il raggiungimento di obiettivi di crescita e maturazione personale. Questo percorso ha come fine la Partenza, cioè la fine del percorso educativo scout, alla fine del clan, dunque intorno ai 20 anni.

Clan Livorno 10

La Partenza è il momento in cui il Rover e la Scolta dichiarano alla comunità di Clan di essere persone responsabili, di essere dotati di spirito critico, di saper fare scelte autonome, di avere a cuore il bene comune. Con la Partenza il Rover e la Scolta dichiarano che rimarranno sempre fedeli alla Promessa e alla Legge degli Scout e si impegneranno sempre nella loro vita ad essere testimoni del loro essere scout, cristiani e buoni cttadini. Partenza è voler vivere con il desiderio di servire, in continua tensione ad aiutare gli altri, a essere solidali con gesti concreti, come ci ha proposto Gesù: “Tutto quello che avrete fatto all’ultimo dei vostri fratelli lo avrete fatto a me”. Quest’anno il Livorno 10° ha festeggiato con grande orgoglio ed emozione le partenze di 5 ragazzi: Jacopo, Matteo, Gyula, Gabriele e Matteo.

 

I campi estivi del Livorno 10

Lasciando la teoria ed entrando nel merito dei campi estivi, quest’anno c’è stato un grande fermento, perché il gruppo scout Livorno 10 per organizzare i campi per circa 150 ragazzi e ragazze, e di diverse età, ha messo su una grande organizzazione, che ha coinvolto i ragazzi e le ragazze, i capi, i genitori dei ragazzi, i cambusieri e tutte le persone che si sono rese disponibili per dare una mano anche nel trasporto dei materiali. Grazie alla buona volontà e al coraggio di tutte queste persone è stato possibile svolgere i campi al meglio possibile.

I primi a partire nella settimana 10-16 luglio sono stati i lupetti e le lupette del Branco Waingunga, attivo alla parrocchia di San Giuseppe, che hanno vissuto le loro Vacanze di Branco a "Santa Maria al Bagno" presso Salutio (Arezzo). Successivamente è partito il Reparto TNT-Ghibli, sempre attivo alla parrocchia di San Giuseppe, che ha vissuto il proprio Campo Estivo dal 23 al 31 luglio alla base scout del Macchione ad Orentano (Pisa). Sempre al Macchione è andato anche il Reparto Meloria-Rosa dei Venti, attivo alla parrocchia di Corea, che ha passato il suo campo estivo dal 31 luglio al 7 agosto. Il 31 luglio è partito anche il Branco Dhak, attivo nella parrocchia di Corea, che ha soggiornato fino al 7 agosto a Metato di Vallombrosa (Firenze) per le proprie Vacanze di Branco, nella bellissima e suggestiva foresta di Vallombrosa. Infine dal 1 all’8 agosto è partito il

Branco Waingunga

Clan/Noviziato Scirocco, che ha passato una Route di Cammino in Val di Non, in Trentino Alto-Adige, passando poi gli ultimi giorni a Gardolo (Trento) e Trento.

In tutti questi campi il Livorno 10° è stato accompagnato dall’infaticabile e fondamentale presenza di don Cristian Leonardelli, assistente ecclesiastico del gruppo, che segue i ragazzi con passione da molti anni, sia durante l’anno che in tutti i campi. Ad affiancarlo in alcuni soggiorni, c’è stata anche la presenza di Suor Fausta, che arricchito ancora di più l’esperienza dei nostri ragazzi.

 

Reparto Meloria

La scomparsa di Giancarlo, il cambusiere generoso che si è sempre messo a servizio

Durante il periodo dei campi estivi, il 2 agosto, è tornato alla Casa del Padre il nostro amato Giancarlo Zecchini. Vogliamo ricordarlo con un’intenzione di preghiera anche in questo articolo, perché “Carlo” – come lo chiamavamo affettuosamente – è sempre stato un punto di riferimento per il nostro gruppo e per il buon funzionamento dei nostri campi estivi.

“Ho conosciuto Giancarlo da lupetto, e come molti scout del nostro gruppo alle vacanze di branco cantavamo insieme “Carlo facci mangiare, facci mangiare Carlo”. Era un’usanza, e di solito le usanze nello scoutismo emergono per segnare i momenti importanti e quotidiani dei campi estivi. Questo semplice aneddoto la dice lunga sull’importanza di Giancarlo per il nostro gruppo. Carlo non è mai stato un cambusiere ma “Il Cambusiere”. Per anni ha cresciuto generazioni di scout col suo servizio, e la sua generosità è la caratteristica che ricorderemo per sempre. Carlo è stato Il Cambusiere, ma anche un capo scout sempre orgoglioso della sua promessa e del fazzolettone al collo, è stato marito di Pina, padre di Giampaolo ed Enrica, nonno per i suoi nipoti. Fino agli ultimi momenti Carlo si è messo a servizio del nostro gruppo, dando consigli per le cambuse, e siamo sicuri che il Padre lo riconoscerà come suo servo umile, e adesso siederà con lui nel Regno dei Cieli. La nostra Comunità Capi ricorderà Carlo col suo sorriso, la sua generosità e per il suo servizio, che ha cresciuto

Reparto TNT

molti di noi. Se ne è andato nella “Sua settimana”, quella dei campi estivi, in cui era sempre impegnato a dirigere tutto per il bene dei ragazzi e la buona riuscita dei campi. Grazie di tutto Carlo. Vogliamo però ricordare Carlo anche per la bella famiglia che ha costruito insieme a Pina, a cui auguriamo tutto il bene possibile, nella grazia del Signore. Per questo noi ti preghiamo, Signore”.

Le vacanze di branco, il campo estivo e la route
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