Non si era mai vista una cosa simile

Parte dalla drammatica esperienza della pandemia la lettera pastorale del vescovo alla Diocesi di Livorno. Una situazione di prova, di paura e precarietà che ha messo in crisi valori e certezze; su questa base mons. Giusti scrive ai fedeli, riprendendo alcune riflessioni pubblicate da sociologi, giornalisti ed esperti sulle emozioni e lanciando idee e prospettive per l'anno pastorale che inizierà a Settembre. Ci sarà bisogno di un di più di fantasia, di attenzione, di apertura e prossimità, per dare vita ad una pastorale viva che soprattutto non dimentichi i più deboli. Nella lettera si trovano anche le idee ed i progetti dei diversi uffici pastorali con proposte di incontri e iniziative che saranno realizzate sempre Covid permettendo.

Appuntamento che vedrà nuovamente riunita tutta la Diocesi dopo l'8 Settembre sarà il convegno ecclesiale missionario di Domenica 4 ottobre che si svolgerà nell'aula mariana a Montenero. "La costrizione - afferma il vescovo Simone - contiene necessariamente anche qualche Grazia. Se è vero che nessuno sa come sarà il nuovo inizio, è altrettanto vero che si è in cammino – Una prima lezione, allora, riguarda la sobrietà, l’essenzialità, la semplificazione. – Un’altra lezione chiama in causa l’essere Chiesa e la capacità progettuale, ossia quello sguardo che permette di andare oltre l’emergenza del tempo presente. – E poi c’è la grande lezione sul valore della vita che include la malattia e la fragilità. Va incoraggiato chi prova ad uscire dagli schemi e dalle precomprensioni che abbiamo conosciuto finora. La creatività che ha animato le diverse iniziative spirituali e pastorali, è stata espressione di una nuova vicinanza, in cui la gente ha riconosciuto la vicinanza di Dio. Le parrocchie, i sacerdoti, i volontari sono stati segno eloquente di questa prossimità. La Chiesa c’è, è presente ed è aperta a una riflessione su valori fondamentali quali la famiglia, l’educazione, la sobrietà, la comunità, la solidarietà"

La lettera sarà consegnata in occasione del pellegrinaggio diocesano a Montenero dell'8 Settembre.