In ascolto di Dio, nella società del rumore
Durante la celebrazione in Cattedrale, la benedizione dei nuovi arredi liturgici
Prigionieri del rumore, ci fa paura il silenzio, ma solo facendo tacere il chiasso che ci circonda possiamo metterci in ascolto di Dio. È questo l'invito del vescovo Simone nel giorno della festa del Voto a Maria. Schiavi dei social, spesso diveniamo prede di questi nuovi maestri, adeguando il pensiero ed il linguaggio ad una cultura che di colto non ha più niente e promuove solo il "sentito dire". Ne diventano succubi gli adulti e più ancora i giovani, che non ascoltano più genitori, insegnanti e educatori per seguire la logica della massa, incapaci di farsi un pensiero proprio e ne diventano vittime come nel caso di cronaca di questi giorni avvenuto a Venturina, dove due ragazzine hanno insultato il loro compagno perché ebreo.
E come nel lontano 1742, dopo il terremoto che colpì la città, i livornesi rinnovano la Promessa e tornano a chiedere aiuto alla Madonna questa volta perché faccia cessare la pandemia. In cattedrale tanti non sono voluti mancare all'appuntamento con la Messa e quest'anno anche la bella novità dei nuovi arredi liturgici: ambone, sede, altare e cero pasquale, realizzati dall'artista Paolo Grigò, benedetti e inaugurati proprio in occasione della celebrazione.
La mattina al Santuario l'altra Messa solenne, presieduta dal vicario generale mons. Costa: un altro momento significativo che ogni anno caratterizza questa festa mariana.
Leggi l'omelia integrale di mons. Giusti
In questi due video le immagini rispettivamente di Roberto Manera e Antonluca Moschetti, che raccontano la giornata.
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