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Non solo prof, ma anche maestro, senza scadere nel cameratismo goliardico che non porta da nessuna parte…

Un anno insieme

Cosa resta di un anno scolastico? Don Michele Esposto, docente di Religione Cattolica al Liceo Cecioni racconta

Parole chiave: prof (21), religione (4), scuola (148)
Difficoltà e bellezza dell'insegnare religione

Alle 13.10 di lunedì 10 giugno, la campanella di fine lezione, decretava la fine dell'anno scolastico 2018 – 2019. Saluti, Baci e Abbracci… un rituale tradizionale, ma anche l'accesso ad una riflessione personale per l'anno scolastico finito. Cosa resta ad un insegnante di religione alla fine dell'anno?

Beh, oltre agli atti burocratici, la consegna di piani di lavoro svolto e le statistiche varie, i consigli di classe. Momento in cui ti trovi di fronte alla realtà di ogni alunno, soprattutto di quelli che durante l'anno scolastico ti hanno fatto trepidare per i loro voti bassi nonostante il loro sforzo personale.

Rimane il ricordo delle lezioni svolte, il bello della condivisione della propria posizione rispetto agli argomenti e alle provocazioni! Sì, provocazioni finalizzate a stimolare il dibattito.

Infine rimane il desiderio di incrociare i ragazzi per strada, fuori dalle mura scolastiche, per un rapido saluto e perché no, anche per scambiare quattro chiacchiere davanti ad una bevanda fresca.

Personalmente, quest'anno scolastico si chiude con la consapevolezza di essere stato al fianco dei miei ragazzi. Un po' miei li sento, perché oltre a trasmettere nozioni, con loro si trasmette e si condivide anche ciò che siamo.

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Non solo prof, ma anche maestro, senza scadere nel cameratismo goliardico che non porta da nessuna parte… i miei ragazzi sanno quale è la distanza di sicurezza in cui bisogna stare per il reciproco rispetto e perché no, anche per la bella complicità che ci unisce e crea Amicizia.

Che dire dei colleghi? “SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI"! Belle relazioni e sincera collaborazione per il Bene degli alunni e la soddisfazione personale nel raggiungere ardui obiettivi.

A Colleghi ed Alunni auguro un proficuo periodo di relax fisico e mentale.

A quelli invece che dovranno studiare per “RECUPERARE", l'incoraggiamento a farlo con responsabilità e serietà.

Ai Maturandi ho riservato già un momento di Preghiera e benedizione per questa avventura che li proietterà fuori dalla scuola verso il mondo universitario o del lavoro.

Chiuso il capitolo 2018 – 2019, attendo Settembre per poter scrivere altre pagine di storia personale di Sacerdote impegnato nel mondo della scuola!

AD MAIORA e buone vacanze a tutti.

Difficoltà e bellezza dell'insegnare religione
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