Diocesi
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Una vocazione dentro la vocazione

Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina (Tito 2,1)

Parole chiave: corso (19), insegnanti religione (19)
Concluso il corso

Si è concluso a dicembre 2020 la prima edizione del “Corsoconcorso” organizzato dall’ Ufficio Scuola della Diocesi di Livorno mirato al conferimento dell’idoneità ai futuri supplenti dell’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole. Un percorso, più che un corso, volto alla scoperta della vocazione specifica di questo tipo di insegnamento e alla creazione di una rete di contatti e di supporto fra partecipanti e insegnanti, permeato dalla volontà di affrontare temi fondamentali per l’ambiente scolastico quali best practice, nuove tecnologie, psicologia, pedagogia, DAD, DID e legislazione scolastica.

L’insegnamento della religione delle scuole, avviato in parte già prima dell’Unità d’Italia (L.3725/1859), è uno dei punti nodali per la vita della Chiesa e vedrà a breve, dopo 17 anni, lo svolgimento di un concorso per l’accesso a cattedra. Questo corso si è posto come probabile precursore di una nuova forma di conoscenza e formazione di nuovi candidati all’insegnamento che, anche nelle scuole non cattoliche, devono essere “eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica” per poter trasmettere una materia che riguarda una spinta interna ulteriore, una sorta di “vocazione dentro la vocazione”.

Per seguire questa strada, a partire dal 12 ottobre 2020 i partecipanti hanno approcciato diverse materie e conosciuto i rispettivi riferimenti, sia a livello scolastico che diocesano: Don Fabio Menicagli, ideatore del corso, ha ricoperto il ruolo di ‘direttore’ e di insegnante di Teologia Pastorale; Francesca Nacci e Pier Luigi Giovannetti, responsabili dell’Ufficio Scuola Diocesano, hanno affrontato temi di Disciplina, Pastorale e legislazione scolastica, dell’impronta vocazionale all’insegnamento e del networking fra gli insegnanti; Don Alberto Vanzi e Don Matteo Giavazzi hanno avviato la conoscenza dei fondamenti del diritto canonico sulla Tutela dei minori, sul Diritto Matrimoniale e un focus particolare sul Munus Docendi; il diacono Andrea Zargani ha affrontato materie psicopedagogiche e attività laboratoriali mirate alla spiegazione di unità didattiche e programmi scolastici. Affiancati a questi è stata fondamentale la conoscenza e le lezioni con altri insegnanti di religione, attualmente in servizio, che hanno presentato strumenti utili e mostrato uno spaccato della vita scolastica attuale la quale, tra le molte difficoltà, necessita sempre più di persone empatiche e capaci di stabilire dei contatti di sicura vicinanza, caratteristiche queste che riguardano strettamente, e soprattutto, la vocazione dell’insegnante della Religione Cattolica.

Tra questi i prof. Paolini, Stellati, Brigiotti Mastrosimone, Faleni e Turelli, che hanno coinvolto i ragazzi partecipanti con lezioni sulle nuove abilità pedagogiche, sugli strumenti dell’insegnamento 2.0, sui diversi approcci necessari per i gradi scolastici con focus su unità didattiche volte all’intreccio della Scrittura e della Chiesa nella vita quotidiana. I futuri supplenti hanno sperimentato in prima persona l’altro lato della cattedra seguendo le lezioni in streaming e il coordinamento laboratoriale a distanza, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti, e svolgendo le prove finali (scritto e orale), dopo aver eseguito anche due esposizioni seminariali su tematiche scelte. Gli obiettivi si sono confermati chiari nel voler conoscere realmente chi vuole fare quest’esperienza di insegnamento affrontando il più possibile la rosa delle tematiche e delle modalità della didattica attuale.

L’esperienza, infine, si è rivelata un’ottima occasione di formazione permettendo l’analisi, la conoscenza e la condivisione di esperienze, metodi e, non meno importanti, dei dubbi che riguardano questa vocazione. È stata importante la creazione di un ambiente di un sano confronto, dove ognuno poteva sentirsi libero di esprimere il suo parere ed approfondire gli aspetti che riteneva più fragili.

Siamo sicuri che il corso, come ogni formazione che si rispetti, sarà modificato nel tempo ma se ne verranno mantenuti gli aspetti fondamentali rimarrà un’ottima occasione per conoscere, conoscersi e crescere perché, come non si può insegnare ciò che non si conosce, non si può trasmettere ciò che non si è.

Nella foto: Pierluigi Giovannetti, Francesca Nacci, don Fabio Menicagli, Simone Bacci, Chiara Lo Re, Alessandre De Laurentis, Giacomo Fattorini, Jacopo Frangioni

Concluso il corso
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