Diocesi
stampa

L’abc della carità evangelica

XV Domenica del Tempo Ordinario

Parole chiave: commento al vangelo (217)
Chi è mio prossimo?

DAL VANGELO SECONDO LUCA 10, 27-35
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Che cosa sta scritto nel Vangelo? Dice Gesù al dottore delle legge, il quale aveva posto a Gesù una domanda? Un dottore della legge avrebbe dovuto sapere che cosa si deve fare per avere la vita eterna.La contro domanda di Gesù denota quanto alcuni precetti costitutivi possono cadere nella dimenticanza? Anche per i più esperti. Anche noi rischiamo di ritenerci esperti di catechismo e di dottrina cristiana, perché abbiamo visto il film “Gesù di Zeffirelli”. Quando la fede in Dio cade nella dimenticanza, ovvero la nostra fede si impoverisce, si inaridisce anche la nostra relazione con il prossimo. Quando Dio nella nostra vita è dichiarato inesistente o morto, anche il prossimo diventa inesistente; diventa per noi nessuno. L’attenzione alle categorie più povere del tempo come le vedove e gli orfani, gli stranieri ed altri poveri in genere era stata terribilmente dimenticata. Il dottore della legge, pur essendo esperto in materia, fa emergere che ci si era dimenticati dei tipici e tradizionali comandamenti giudaici.La parola del buon samaritano, in particolare gli atteggiamenti di questo uomo che si prende cura di una persona che incontra per strada, cerca di riscrivere in noi quella che è la grammatica del cristiano. L’abc della carità evangelica.I due tizi citati per primi nella parabola, pur notando un uomo disteso in terra in evidente stato di necessità, passano oltre. Solo un samaritano, ovvero uno straniero ed eretico, si ferma e si prende cura dell’uomo disteso per terra.Chi si è fatto prossimo? Chi si è preso cura della persona in evidente necessità. Farsi prossimi. Gesù non dice chi sia il nostro prossimo? La domanda di Gesù è collocata dal punto di vista nostro. Gesù chiede di rinfrescare la memoria. Ci siamo dimenticati di farci prossimi e le conseguenze sono letali; una crescente e vistosa disumanizzazione. Raccogliamo allora anche noi l’invito di Gesù: «Va’ e anche tu fa’ così», indicando l’esempio del samaritano.

Chi è mio prossimo?
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento